"Tempesta economica? Le nostre imprese la stanno affrontando con grande caparbietà"

L’analisi dell’assessore regionale Michele Fioroni sulla situazione delle aziende del territorio. "Continua la progettualità nel lungo termine"

"Tempesta economica? Le nostre imprese   la stanno affrontando con grande caparbietà"

"Tempesta economica? Le nostre imprese la stanno affrontando con grande caparbietà"

" È sempre difficile fare una fotografia esatta di un tessuto economico in periodo di tale volatilità e cambiamento. L’economia mondiale e nazionale è stata stravolta negli ultimi anni da eventi che non erano minimante prevedibili. Dalla pandemia al conflitto russia-ucraina, con conseguente aumento dei prezzi energetici e delle materie prime, le imprese si sono trovate in una tempesta perfetta continua, costrette a rivedere strategie e piano economici in tempi sempre più ristretti e con incognite sempre più difficili da gestire.

Come stanno rispondendo le imprese umbre in questo contesto?

"Di certo stanno navigando la tempesta con grande caparbietà – dice l’assessore regionale allo sviluppo eonomico Michele Fioroni – e con la spinta a continuare a progettare nel lungo periodo. Ce lo confermano i dati sull’economia dell’Umbria, da Banca d’Italia al Centro Studi Tagliacarne e l’AUR, ma lo conferma anche un, personale, confronto continuo con gli imprenditori del territorio, che, nonostante le enormi sfide che stanno affrontando, conservano una prospettiva strategica di lungo periodo. E allora in questo 2023 di incertezze, assestamento e ripartenza, quello che stiamo facendo e faremo è principalmente continuare a supportare le imprese a progettare e investire sul loro futuro, nella convinzione che la competitività di domani sia la chiave per superare la crisi di oggi. Da qui, la prima grande manovra messa in campo dall’amministrazione nel 2023 lato sviluppo economico: la manovra Solar Attack",

Di cosa si tratta?

"Di una manovra con una dotazione di 26 milioni di euro per favorire gli investimenti in impianti fotovoltaici di piccole, medie e grandi imprese. Perché la prima grande sfida del 2023 è quella di avviare concretamente la transizione energetica della nostra regione, un cuore verde d’Italia che ha l’ambizione di divenire una tra le prime regioni decarbonizzate del paese. E in quest’ottica rientra anche la scelta dell’amministrazione di fare dell’idrogeno uno dei progetti bandiera della Regione, scelta che permetterà di ricevere risorse PNRR non solo per i siti di produzione dell’idrogeno, a cui sono stati già destinati nel mese di febbraio 14 milioni di euro, ma anche per le attività ricerca mirate a sviluppare in regione una delle filiere più promettenti dei prossimi anni. Ma la transizione energetica non è la sola che ci proponiamo di accompagnare in questo anno, e nei prossimi. Sono in atto vere e proprie transizioni industriali che, come Regione, dobbiamo accompagnare e trasformare in opportunità se non vogliamo perdere di competitività".

In quali settori in particolare?

"Pensiamo per esempio all’automotive, un settore che rischia di essere completamente stravolto dal passaggio dal motore endotermico a quello elettrico, e su cui è stato avviato un percorso condiviso con gli stakeholder del territorio, per definire strategie regionali che favoriscono la conversione delle tecnologie, il riutilizzo delle stesse in altri ambiti e soprattutto la riconversione della forza lavoro".

Accompagnare le imprese nelle grandi transizioni industriali e tecnologiche?

"Sì, ma farlo anche nel difficile percorso di costruire imprese di successo. In questo senso rientrano tutte le attività di accompagnamento all’imprenditorialità che stiamo realizzando, dal bando Myself, mirato alla creazione di impresa e recentemente rifinanziato con 1,5M di euro, all’ambizione di essere come regione uno strumento di accelerazione di startup-innovative. In questo senso le azioni sono veramente molteplici, con un lavoro costante con l’università per costruire centri di innovazione altamente specializzati su ambiti promettenti, come i materiali innovativi, e iniziative, continue e differenziate, per lo scouting e la valorizzazione dei progetti innovativi più promettenti. Ma il grande sforzo è e rimane sui temi dell’occupazione".

Come stanno andando le cose?

"Lo scorso anno e quest’anno hanno determinato un vero e proprio giro di boa nella gestione delle politiche attive. Solo nel mese di febbraio abbiamo ricevuto dal 24 ore il riconoscimento di seconda regione d’Italia per investimenti su occupazione e inclusione e abbiamo lanciato con Arpal un bando da 1,5M € a favore delle imprese che assumono, soprattutto donne, giovani e over 55. E questo è solo l’inizio di un anno ambizioso in cui sperimenteremo politiche sempre più innovative per contrastare il problema dei NEET, favorire la progressione professionale delle donne, nonché offrire percorsi di formazione imprenditoriale mirati a dotare il tessuto imprenditoriale di strumenti sempre più efficace per traghettare ogni momento di emergenza e “tempesta perfetta”."

D.Mil.