L’annuale appuntamento con il Miac è l’occasione per fare il punto, a Lucca, su andamento, prospettive ed esigenze dell’industria cartaria. Ne parliamo con Tiziano Pieretti, presidente della sezione carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord, di recente rieletto vice presidente della medesima organizzazione con specifica delega all’energia.
Qual è la vostra valutazione sull’andamento del settore nel distretto cartario di Lucca e Pistoia?
"Veniamo da un lungo periodo di crescita tumultuosa, che eravamo consapevoli non potesse durare. La più recente rilevazione congiunturale di Confindustria Toscana Nord (riferita al secondo trimestre dell’anno) indica una contrazione della produzione del -2,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Si tratta comunque di un dato di tutto rispetto in un contesto come quello italiano in cui il trimestre marzo-maggio ha segnato un -16,2% tendenziale. Il settore sta quindi vivendo in Italia delle tensioni forti, che le imprese lucchesi hanno saputo gestire limitando i danni potenziali e nutrendo delle aspettative positive per l’immediato futuro. Per onestà, tuttavia, dobbiamo dire che la situazione economica nazionale e internazionale non facilita il lavoro degli imprenditori della carta, produzione fortemente identitaria del territorio".
Si tratta quindi di un comparto cui guardano le nuove generazioni?
"Esiste un indubbio interesse, ma ormai si entra in azienda già muniti di una solida formazione di base, su cui continuiamo a costruire per formare i profili necessari per il lavoro in cartiera. Comunque, solo per fare un esempio (ma altri ve ne sarebbero), pochi giorni fa molti studenti delle scuole secondarie di secondo grado hanno partecipato all’open day di presentazione del corso PaperPro23, per tecnico superiore per la gestione e il controllo della produzione cartaria; occorre presentare domanda entro il 13 di ottobre, ed abbiamo già raggiunto quota 19 iscritti. La massima capienza è di 25 allievi, chi desidera candidarsi si affretti e, nello stesso giorno del nostro convegno con Assocarta (11 ottobre) se vuole partecipi al nuovo open day nella sede di Confindustria Toscana Nord".
Solo pochi giorni fa, nel corso di Pianeta Terra Festival, Confindustria Toscana Nord ha organizzato un forum su Acqua e Industria. Ci può descrivere l’impegno del settore sul tema del consumo idrico?
"Durante l’incontro abbiamo documentato che, se da una parte la produzione di carta richiede molta acqua, dall’altra le industrie sono fortemente impegnate nella sua depurazione e nel riciclo, e tese a riutilizzare più volte nel ciclo produttivo l’acqua di processo, prima di restituirla, depurata, ai corsi d’acqua. Gli investimenti in tecnologia sono imponenti, ma il settore continua a ricercare risultati sempre più performanti".
Infine, parlando del tema su cui verterà il convegno del Miac, vuole dire qualcosa a proposito di costi energetici e decarbonizzazione?
"L’obiettivo UE, di zero emissioni da fonte fossile nel 2050, e la fase intermedia del 42,5% da rinnovabili nel 2030, sono chiaramente irraggiungibili e sinceramente non si capisce il motivo per cui non si debba fare ricorso a un po’ di sano realismo, quando tutti gli studi di settore, da qualsiasi fonte provengano, dimostrano che raggiungere gli obiettivi sopra descritti è oggettivamente una chimera. Questo non significa che non si debba compiere ogni sforzo possibile per tendere verso una riduzione delle emissioni in atmosfera; cosa che le nostre industrie già stanno facendo da anni, anche nell’ottica della sostenibilità economica e produttiva".