Smart city e tutela dell’ambiente "Le scuole rispondono in massa Studenti maturi e consapevoli"

Il presidente Cispel, Nicola Perini: "Molto soddisfatti per l’attenzione rivolta dagli istituti alle tracce che avevamo proposto. Dai giovani arrivano stimoli importanti su temi così attuali".

Smart city e tutela dell’ambiente  "Le scuole rispondono in massa  Studenti maturi e consapevoli"

Smart city e tutela dell’ambiente "Le scuole rispondono in massa Studenti maturi e consapevoli"

FIRENZE

Dalla parte della scuola e delle giovani generazioni. Anche Confservizi Cispel Toscana è uno sponsor regionale di Cronisti in classe. A formulare un bilancio è il presidente Nicola Perini.

Presidente, come valutate questa esperienza con il Campionato di Giornalismo?

"Estremamente positiva. Ci siamo rivolti ai giovani di tutta la Toscana, ricevendo una risposta che non ci saremmo mai aspettati essere così coinvolgente. Le nostre tracce proposte alle scuole sono state scelte da una cinquantina di classi in tutte le province, vuol dire che abbiamo fatto breccia nelle sensibilità dei nostri giovani, che sono il futuro della nostra collettività. L’ho detto alle premiazioni e lo ripeto: volevamo stimolarli, e ci siamo riusciti in pieno".

Quali tracce avete proposto agli studenti?

"Abbiamo proposto una traccia di matrice ambientale e una sulla smart city. Quest’ultima è quella che ha riscosso più successo, e generato il maggior numero di articoli. Le nuove generazioni stanno crescendo nel nome delle connettività e del digitale, in ogni ambito. Hanno la visione di come le nuove tecnologie possono concorrere alla transizione digitale, sono un passo avanti a tutti, e il mondo dei servizi è interessato a tutte le porte che possono aprirsi su temi cruciali per la città del domani".

È stato positivo però anche l’approccio alla traccia sull’ambiente.

"Certo, è l’argomento principe delle battaglie dei nostri giovani d’oggi, che da anni ormai ci mettono in guardia sul futuro del nostro pianeta, sensibilizzandoci a tutto ciò che possiamo fare per allungare la vita ad una Terra che oggi appare stanca e sovraccarica. Mi preme sottolineare però che in molti articoli, le due tracce si sono fuse in un unico concetto, generando messaggi importanti e un quadro complessivo lineare per noi adulti".

Ambiente e smart city non sono però le uniche attività in cui si impegna Cispel Toscana, occupata in molte altre attività centrali per i cittadini. Quali sono in questa fase?

"Questi giorni sono stati dedicati all’emergenza in Romagna, le nostre aziende hanno inviato e stanno inviando uomini e mezzi ai gestori idrici e dei rifiuti di quelle zone martoriate. La crisi coinvolge anche alcuni comuni appenninici della Toscana come è noto. L’emergenza Romagna ci interroga sulle politiche di difesa del suolo e di adattamento ai cambiamenti climatici anche in Toscana, dove per adesso siccità e alluvioni hanno avuto caratteristiche meno intense che nel nord Italia. A giugno si svolgerà la Conferenza regionale sull’acqua e il sistema delle aziende che gestiscono il servizio idrico integrato intende fare la sua parte per definire una strategia regionale adeguata. Occorre fare molti investimenti: invasi, uso efficiente dell’acqua in agricoltura e industria, riduzione delle perdite, riuso di acqua depurata".

La Toscana sembra aver retto meglio siccità e alluvioni, come mai?

"Per quanto riguarda la siccità, grazie a decisioni coraggiose e lungimiranti nei decenni scorsi, abbiamo realizzato invasi importanti, vedi Bilancino e Montedoglio, che hanno fatto la differenza. I gestori idrici poi hanno fatto investimenti per connettere le reti, ridurre le perdite (meno 35 milioni di mc dal 2018 al 2021), e riusare l’acqua depurata. Servono nuovi invasi, questo sì. Adesso abbiamo un servizio idrico resiliente. Per quanto riguarda le alluvioni, la Toscana si è dotata di un sistema moderno di difesa del suolo, basato sui Consorzi di Bonifica che sono una realtà gestionale moderna ed efficace. Certo, molto resta da fare, come ad esempio completare le casse di espansione".

Siamo anche in piena discussione sul Piano Rifiuti. A che punto siamo?

"Il Consiglio finalmente ha avviato la discussione sul Piano, il cui iter si concluderà nei prossimi mesi. Le aziende di gestione dei rifiuti toscane hanno fatto la loro parte presentando progetti sia sull’avviso pubblico regionale (38 impianti) che sul PNRR (oltre 100 milioni di finanziamenti aggiudicati). Ora spetta alla politica dettare un percorso che porti alla realizzazione degli impianti mancanti: digestori anaerobici, impianti per il trattamento dei rifiuti indifferenziati e degli scarti del riciclo. La Toscana ricicla molto, ma ha un deficit impiantistico importante, ha poco recupero energetico e ancora molta discarica. In futuro rischiamo l’emergenza se non prendiamo decisioni sulla localizzazione degli impianti che servono. Per adesso la discussione sembra più concentrata sugli impianti di incenerimento da chiudere piuttosto che sui nuovi impianti da realizzare: un lusso che non possiamo permetterci".

Guglielmo Vezzosi