
Cresce la curiosità e, da parte di alcuni, un po’ di perplessità, intorno al nuovo Siena Fc versione 2025/26. La...
Cresce la curiosità e, da parte di alcuni, un po’ di perplessità, intorno al nuovo Siena Fc versione 2025/26.
La società bianconera, col ds Guerri e il responsabile tecnico dei soci svedesi Englund in prima persona visto il trasloco di Farina al settore giovanile, sta sostanzialmente stravolgendo la rosa dello scorso anno in preda ad una legittima ma forse in parte eccessiva voglia di cambiare tutto e ripartire da capo. Il tutto avrebbe pure un senso se ci fossero finanze tali da prendere in blocco corposi ‘pezzi’ di formazioni che hanno appena vinto la serie D in modo da tentare di replicare (come fu fatto nel 2014/15 con la Pistoiese di Morgia) un team vincente nell’immediato. La sensazione è che invece si voglia provare ad accontentare in tutto e per tutto il nuovo staff tecnico che arriva con, oggettivamente, poca esperienza ma con idee almeno sulla carta chiarissime. Da qui la necessità di non vedere più nel ‘progetto’, termine abusato e stucchevole anche quando si parla di categorie diverse, una serie di elementi che invece sembravano, da profani, poter essere funzionali anche perché stiamo comunque parlando di serie D e realisticamente non di primissima fascia. L’epurazione di Di Paola in questo senso è emblematica, ma ce ne sono e forse ce ne saranno anche altri. La speranza è che arrivino giocatori oggettivamente più forti di quelli giunti sesti due mesi fa e non solo più funzionali ad un ‘progetto’ tattico che poi però dovrà essere sostenuto fino alla fine anche in caso di possibili, ma non auspicabili, crisi di rigetto. In estrema sintesi, questa rivoluzione estiva avrà un senso e una logica solo se poi verrà corroborata dai risultati, o in assenza di essi, dalla ferma volontà di credere in ciò che si fa onde evitare situazioni che si sono viste di recente in categorie più nobili.
Per ora il terzino tutta spinta Ciofi (nella foto) dal Montevarchi è il solo colpo già fatto in entrata ma la sensazione è che dal 1 luglio ne arriveranno molti altri in modo da poter consegnare a Bellazzini (che la prossima settimana sarà presentato ufficialmente alla stampa) e Lelli una rosa completa o quasi per il ritiro che inizia tra tre settimane circa.
Guido De Leo
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