Mulinacci: "L’unità della tifoseria ora è fondamentale"

Una serata di ricordi, amicizia, immagini che rimarranno indelebili. E anche di speranza, perché il cammino della Robur, non subisca un altro, tremendo, arresto: i protagonisti della cavalcata verso la prima storica serie A sono tornati a Siena a 20 anni dall’impresa. Grazie ai Fedelissimi. "Ringrazio tutti – le parole del padrone di casa, Lorenzo Mulinacci –, chi ha aiutato a organizzare la serata, in primis Ardito e Fulvio Muzzi, chi ha fatto tanti chilometri per esserci, i Fedelissimi storici e anche i rappresentanti della Curva: in questo momento l’unità della tifoseria è fondamentale. E grazie a Paolo De Luca, che trasformò il sogno in realtà". Presenti anche figure storiche come l’ex segretario generale Stefano Osti che ha rivolto il pensiero al presidente della ‘lucida follia’: "Con la sua morte si è chiusa la parabola dell’umanità del Siena calcio". Nicola Natili e Cecilia Tarabochia hanno intervistato gli ospiti, tra cui Claudio Mangiavacchi. "Un piacere ripensare a quella grande squadra. Sono convinto che De Luca ci stia guardando. Sono contento per stasera ma pure deluso per altre cose che ci affliggeranno". "Nonostante abbia lavorato in altri club, la notte di Genova rimane la più bella della mia vita – ha aggiunto il doc Andrea Causarano –. Venivamo da una salvezza miracolosa: il malumore divenne cattiveria agonistica, quella squadra non voleva essere seconda a nessuno". Parola poi a Giuseppe Papadopulo che ha sottolineato il grande affetto che lo lega ai colori bianconeri.

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