
Le tre vittoria di fila, di cui due in pochi giorni contro Pianese e Foligno hanno rilanciato le ambizioni di primato del Follonica Gavorrano. Mister Favarin, che ha affrontato la Robur anche quando allenava la Lucchese due stagioni fa, punta molto sul 3-5-2 e potrebbe confermare in blocco la squadra che ha rifilato tre reti ai falchetti. A protezione del portiere Trombini ci sarà l’ex Pianese Dierna come centrale con Bruni e Papini a sui lati. nel mezzo del campo agisce Apolloni, tra i migliori in campo domenica scorsa, solitamente con Gemmi e Corioni interni. Sulle corsie Grifoni e Farini rispettivamente a destra e sinistra. In attacco Monni, che ha militano nella Primavera dell’Ac Siena, e Mencagli. "Abbiamo fatto la partita che volevamo contro un buon avversario ha detto Dierna tornando sul 3-0 casalingo contro il Foligno -. Adesso ci meritiamo di giocare una grande sfida affascinante contro il Siena. Non era facile dopo le fatiche di mercoledì, ma siamo scesi in campo concentrati e abbiamo concesso ben poco al Foligno". "I ragazzi hanno fatto una bella prestazione e speriamo di proseguire in questa maniera – ha detto invece Lorenzo Mansi, vice presidente del club -. Non abbiamo fatto nulla in due partite ,adesso pensiamo subito a fare bene la terza sul campo del Siena".
Negli cinque precedenti ufficiali tra bianconeri e Gavorrano una sola vittoria dei bianconeri e quattro pareggi. In D nel 201415 la Robur sotto 2-0 a fine primo tempo per effetto delle reti di Rubechini e Zizzari, pareggiò con una grande ripresa. In gol Russo e Mileto. Al ritorno folle 3-3 del Rastrello: in gol nel primo tempo Portanova e Rascaroli, intervallati dal momentaneo pari di Rubechini. Nella ripresa clamoroso sorpasso della squadra di Nofri grazie ad una doppietta di Tarantino. Allo scadere il pari, su rigore, di Minincleri. Poi ci sono le gare di C nel 201718: 1-1 in Coppa Italia (Cristiani e Lombardi), poi il 2-0 bianconero a Grosseto (Marotta e rigore di Guberti) e l’1-1 del ritorno (con Favarin in panchina) in virtù delle reti di Marotta e Damonte su rigore.
g.d.l.