
Nelle foto di Aurora Bandinelli da sinistra la partenza dell’Eroica Montalcino; il presidente Franco Rossi con il fondatore Giancarlo Brocci e un momento dell’evento
In sella a una bici d’epoca, sulle strade bianche delle terre di Siena, attraverso paesaggi senza tempo, rievocando le imprese del passato, con il sudore sulla fronte e il sorriso stampato in faccia: la Val d’Orcia ha rinnovato ieri il suo appuntamento con la leggenda. Perché leggendaria è l’Eroica Montalcino, la classica di fine maggio che, con un pizzico di magia, esalta lo sport e la bellezza di questo territorio unico e invidiato dal resto del mondo.
E da tutto il mondo, anche in questa nona edizione della ciclostorica, sono arrivati i partecipanti: 2.247 ciclisti hanno raggiunto Montalcino da 36 Paesi, con una significativa partecipazione internazionale, ben il 23 per cento. Un successo che ha confermato l’evento tra i più autentici e suggestivi del panorama ciclistico mondiale. In costante crescita anche la presenza femminile: 297 donne ai nastri di partenza, pari a oltre il 13 per cento degli eroici, a testimonianza dell’entusiasmo sempre più trasversale che la corsa continua a suscitare.
"Tutto quello che poteva andare bene è andato meglio – le parole del padre dell’Eroica, cioè il suo fondatore Giancarlo Brocci –: 2500 veri, un sole pieno con tempo fresco, luminosità in panorami e sorrisi, la solita nostra, tanta, bella gente. Orgogliosi di un territorio spettacolare che gli eroici stanno contribuendo a preservare".
Non sono mancate le storie che emozionano e rendono indimenticabile ogni edizione. Come quella di Ilaria Baffi, nipote del grande Pierino Baffi, che ha pedalato indossando una maglia rosa originale, simbolo di un’eredità sportiva che continua a commuovere. O quella di Alberto Bollini, commissario tecnico della Nazionale italiana Under 19, che ha reso omaggio al fratello scomparso a soli 16 anni durante un allenamento, affrontando il percorso sulla sua bicicletta. In biciletta anche Michele Pescini, sindaco di Gaiole in Chianti, dove in ottobre si tiene l’Eroica più autentica, quella con 3.700 metri di dislivello. Ad accoglierlo con un abbraccio, il primo cittadino di Montalcino, il senatore Silvio Franceschelli.
E ancora, la presenza di Roberts Zile, vicepresidente del Parlamento Europeo, che anche quest’anno ha voluto vivere in prima persona lo spirito eroico, pedalando tra le colline senesi.
Cinque i percorsi a disposizione dei partecipanti, disegnati tra colline, cipressi e borghi intrisi di storia: il più pedalato è stato il tracciato Crete Senesi (70 km), seguito dal medio Val d’Orcia (96 km), poi dal percorso lungo (153 km), dal percorso corto (46 km) e dalla suggestiva passeggiata di 27 km, che ha accolto 115 ciclisti.
In sella a biciclette costruite prima del 1987 e vestiti con maglie di lana, i partecipanti hanno attraversato paesaggi mozzafiato e borghi iconici come Buonconvento, Bagno Vignoni, Pienza, San Giovanni d’Asso, Montisi, Trequanda, Torrenieri, Castelnuovo dell’Abbate, San Quirico d’Orcia e Lucignano. Scenari tipici che raccontano i valori, ambientali, culturali e paesaggistici della Toscana più bella.
"E’ stata una giornata fantastica – ha commentato Franco Rossi, presidente di Eroica Italia – baciata da sole e dai sorrisi dei ciclisti che hanno caratterizzato questa bellissima edizione di Eroica Montalcino". E dopo la fatica, tutti in piazza del Popolo, per il brindisi finale, tra musica, balli, ancora sorrisi e l’arrivederci alla prossima edizione.
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