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Bruttini: "Questa Virtus può crescere ancora"

Fabio Bruttini

Forte del primato in classifica matematico al giro di boa, l’Acea (nella foto il presidente Fabio Bruttini) si appresta al turno di riposo. Rossoblù spettatori della quinta di andata di C Gold e torneranno in campo il 28 marzo contro la Synergy, con una freccia in più per coach Spinello, che ha accolto con entusiasmo il ritorno di Lazzeri.

Presidente facciamo un primo bilancio.

"Questa prima parte di campionato si è confermata una roulette, con un equilibrio incredibile, basti vedere gli scarti delle varie partite. La sorpresa del nostro girone sono gli zero punti di Arezzo, ma le incognite sono tante e tutto può ancora accadere. Sono contento per come siamo partiti, con 4 vittorie su altrettante gare, tutte lottate fino alla fine. La migliore Virtus l’abbiamo vista a sprazzi, soprattutto nella partita di Arezzo, è importante che la squadra continui a crescere nel livello del gioco trovando continuità e mettendo in mostra un basket divertente, che è ciò che chiedo sempre ai ragazzi a inizio anno".

Fondamentale sarà anche il ritorno di Lazzeri...

"Fa piacere che Niccolò abbia deciso di riprendere. Per un giovane di prospettiva come lui lo stop avrebbe significato perdere un anno. Sono felice che sia tornato, certo che darà il suo contributo diventando una validissima alternativa nel reparto lunghi. Penso che possa continuare a migliorare".

Purtroppo il basket senese e la Virtus hanno subito due gravi perdite.

"Se ne sono andate due icone del basket senese. Giorgio Brenci è stato mio allenatore alla Mens Sana. A lui ero legatissimo, non solo per la fiducia che aveva in me da giocatore, ma soprattutto per il rapporto umano che ci ha uniti anche quando le nostre strade si sono divise. Raffaele Taglialatela l’ho conosciuto per la prima volta quando da giocatore sono arrivato alla Virtus. Era una bandiera, poi è diventato coach di quella fantastica squadra femminile che riportò grandi successi sfiorando la A2. Da li il passaggio alla Mens Sana ed il ritorno da noi nel 2000 con Lombardi. Ero legato a lui da un grande rapporto di amicizia e vista la sua vita riservata degli ultimi anni, penso di essere stato uno dei pochi fortunati ad incontrarlo ed a scambiarci lunghe chiacchierate. Perdiamo 2 uomini di sport, ma soprattutto 2 persone vere".