Vinitaly, le eccellenze senesi in passerella

I principali Consorzi del territorio scommettono sulla manifestazione a Verona per archiviare la crisi da Covid e il caro-bollette

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Il mondo del vino si incontra a Vinitaly per l’edizione della ripartenza, una vetrina fondamentale per il settore enoico italiano. Si torna ad incontrarsi, a parlare, con focus e approfondimenti dedicati, Verona sarà la capitale del vino. Un Vinitaly che torna in grande, pur con le doverose misure sanitarie da rispettare, perché il Covid, purtroppo, è ancora tra noi. Un 2022 che per tante aziende è iniziato con più di una preoccupazione tra il fenomeno del caro prezzi, bollette alle stelle, la difficoltà nel trovare le materie prime e la guerra. I numeri di Vinitaly, edizione 54 profumano comunque di ottimismo: si parla di 4.400 espositori, 700 top buyer da tutto il mondo, Usa e Canada in primis, ma anche da Europa, Asia e Africa. L’Italia del vino che conta fino al 13 aprile si incontrerà a Veronafiere.

Non mancheranno, ovviamente, anche le denominazioni senesi. Per quanto riguarda Montalcino, 132 le cantine presenti, di queste 63 sono riunite nello spazio del Consorzio del Brunello, le altre con propri stand all’interno del Salone internazionale dei vini e dei distillati. Brunello di Montalcino già protagonista nella giornata di ieri con OperaWine, l’ormai "classica" e prestigiosa anteprima di Vinitaly che ha messo in vetrina le 130 etichette selezionate quest’anno da Wine Spectator, una delle riviste di riferimento nel mercato Usa. Sul totale, 13 sono Brunello di Montalcino, denominazione più presente (e seconda solo al Barolo che ne ha 15) nella Toscana leader tra le regioni. Nove le etichette di Chianti Classico, tre di Vino Nobile di Montepulciano protagoniste ieri alle ex Gallerie Mercatali. Ed a proposito di Montepulciano, oltre al banco d’assaggio del Consorzio del Vino Nobile che accoglierà la quasi totalità delle etichette di Nobile, a Vinitaly sarà presentato il progetto "Pieve", la nuova tipologia di Vino Nobile di Montepulciano attesa per il 2024 a cui è dedicata domani mattina la degustazione "Pieve: Vino Nobile di Montepulciano, inizio di una nuova storia".

Una curiosità: lo stand del Consorzio sarà caratterizzato da una botticella certificata da Pefc Italia dalla quale sorgerà una vite durante il corso della fiera. Sono invece 192 le etichette di Chianti Classico in degustazione di 98 diverse aziende produttrici. Dopo Verona si tornerà ad alzare i calici anche in Valdorcia. Dal 23 al 25 aprile (il 26 aprile è riservato agli operatori) torna dopo due anni di stop l’Orcia Wine Festival, la mostra mercato dei produttori di vino Orcia. Appuntamento nel centro storico di San Quirico d’Orcia e nelle sale di Palazzo Chigi.

Luca Stefanucci