
Vendemmia, tante difficoltà: "Con il calo delle quantità prezzi destinati a crescere"
Dal suo particolare osservatorio, cioè dalle vigne di Vernaccia e dei Rossi di casa nostra dal podere di famiglia con il panorama da toccare con mano del Santuario Mariano di Pancole, la presidente della Coldiretti Toscana Letizia Cesani mette a fuoco l’obiettivo di questa vendemmia ’23.
Presidente, questa vendemmia come sarà?
"Siamo davanti a una vendemmia che vede i produttori vitivinicoli molto concentrati perché si tratta dell’ultimo sforzo di una annata che li ha visti impegnati e coinvolti da una serie infinita di difficoltà climatiche e fitopatologiche. Con caratteristiche e problematiche; di sicuro al momento l’unica certezza è una diminuzione del quantitativo dei uva".
Come reagirà il mercato sui costi a fronte di questa mancanza di uva ?
"I primi contratti vanno in questa direzione, ma anche qui con molta variabilità a causa di una presenza di giacenze di vino in molte cantine a della flessione delle vendite riscontrata nella prima parte dell’anno; l’eventuale aumento di prezzo delle uve servirà almeno a coprire in parte l’aumento dei costi di produzione che i produttori hanno registrato da inizio anno con carburanti e fitofarmaci alle stelle. Se aggiungiamo il dato della mancanza di manodopera è ormai ricorrente da diversi anni e la raccolta è affidata a mani straniere nella maggior parte dei casi: stagionalità del lavoro, burocrazia per l’inserimento dei lavoratori e salari non sempre gratificanti non aiutano a risolvere in maniera strutturale la carenza di manodopera nelle campagne che, ricordo, non investe solo il momento della vendemmia ma anche tutte le fasi del processo produttivo durante l’anno. Mancano sia lavoratori altamente specializzati che generici".
La Coldiretti come si muove?
"Coldiretti attraverso formazione costante e del portale Job in Country cerca di dare il suo contributo quotidiano nel mettere in contatto offerta e domanda di lavoro."
Che qualità sarà?
"Di solito qualità e quantità, nel vino, non vanno mai d’accordo. Quindi siamo ottimisti. Siamo nel pieno della vendemmia dei vitigni bianchi, ancora qualche settimana bisognerà attendere per il sangiovese che con un’adeguata escursione termica si potrà dare ai nostri produttori molte soddisfazioni a livello organolettico".
Romano Francardelli