"Le forti piene hanno spostato grandi massi e divelto alberi, il cui trascinamento ha danneggiato le strutture calcaree, in particolare la ‘Terrazza di Poppea’. Così il Comitato tecnico scientifico del Parco fluviale dell’Elsa ed il Comune di Colle, spiegano i danni alle vasche naturali del fiume segnalati dal Comitato Elsa Viva e rassicurano sul loro naturale ripristino. "Le strutture calcaree sono più fragili sulle parti che sfiorano l’acqua, che sono, però, anche le "parti vive" che si accrescono – spiega una nota – I sistemi ecologici hanno risposta rapida al disturbo naturale. Come in questo caso. Caratteristiche peculiari dell’Elsa sono la chimica delle sue acque e gli habitat "cratoneurium", comunità di piccoli muschi che concorrono a fissare i carbonati formando sbarramenti e vasche. Il processo è così veloce, che questo ambiente fluviale viene chiamato "habitat delle sorgenti pietrificanti". Il nostro compito è mantenere le caratteristiche ecologiche vitali per le specie e gli habitat esistenti. L’area del Parco è monitorata e ogni variazione trattata per il ripristino e la rinaturalizzazione".
CronacaVasche dell’Elsa, i danni saranno presto ‘riparati’