Le maxi bollette fanno gola agli strozzini. Da gennaio 50 famiglie salvate dalla morsa

La Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura si prepara: "Sarà un lungo autunno, la piaga potrebbe crescere. Ecco il nostro aiuto"

Usura

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Siena, 25 settembre 2022 - Tre milioni e 100mila euro circa di finanziamenti erogati grazie al loro intervento. E più di 50 nuclei familiari soffocati dal sovraindebitamento ai quali è stato dato nuovo ossigeno. Sono questi i numeri relativi ai primi otto mesi del 2022 della ‘Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura’, onlus che dal 2004 con 180 volontari aiuta chi finisce a un passo dallo strozzino, rimettendo in sesto bilanci, fornendo assistenza e offrendo garanzie alle banche in modo da far ottenere prestiti agevolati fino a 25mila euro e mutui fino a 200mila euro. Non sussidi o prestiti, ma ruote su cui provare a ripartire. La Fondazione con sede in via del Porrione, presieduta da Lelio Grossi e sostenuta dai fondi di Ministero e Regione, rappresenta un faro nel maremoto della crisi energetica. Dal quale osservare cosa accadrà da qui a fine anno nelle tasche di senesi e toscani. E qui c’è il primo mito da sfatare.

«Nonostante le previsioni - spiega Grossi - i rincari sulle bollette ancora non hanno portato a un maggiore afflusso di richieste di aiuto, sia a Siena che in Toscana". Tutto bene quindi? No. L’onda lunga i farà sentire d’ora in poi. "Ci stiamo preparando a un autunno molto intenso e stiamo mettendo a punto, grazie al consenso del Ministero, una campagna informativa per far capire che ci siamo e possiamo fare la differenza. Finora le persone seguite si sono rivolte a noi soprattutto per sanare situazioni pregresse, poche invece sono state le situazioni impreviste come malattie o bollette". A scricchiolare è stata da gennaio sopratutto la classe media. "È quella che ora si trova più in difficoltà". Il girone dei sovraindebitati, inclusi quelli senesi, ora vede circa un 3% di impoveriti dal gioco d’azzardo patologico, un 5-10% che bussa alla Fondazione dopo divorzi o separazioni e un 25% piegato dalla crisi d’impresa. Quasi tutto il resto è ‘cattivo uso’ del denaro. Le persone in media hanno 50-60 anni, ma si stanno affacciando anche 40enni (nel 2021 circa il 9%). Quello che li indebita spesso è una sommatoria. L’acquisto di un’auto, i mobili di casa, la tv, il motorino". Ma dopo quattro rate di mutuo non pagato arrivano ipoteche e pignoramenti. E la tentazione di rivolgersi allo strozzino. Qui entra in gioco la Fondazione. "Quando la persona ci cerca, rileviamo la possibilità di rimborsare il prestito che noi andiamo a garantire presso la banca".

La potenza di fuoco: 20 milioni di euro per rilasciare garanzie che consentono di garantire prestiti per 40 o 50 milioni. "Con questi numeri siamo pronti a fronteggiare anche le richieste che arriveranno dall’autunno in poi per spese impreviste come bollette, rate di condominio, ma anche problemi di salute improvvisi. Proprio quelle che potrebbero spingere la persona a rivolgersi a un usuraio". In pratica l’effetto domino causato dalla crisi energetica che potrebbe far schizzare i colloqui che ogni anno sono circa 500 o 600. Ma non tutte le richieste vagliate dalla Fondazione vengono portate avanti. E non tutte quelle sostenute con le sua garanzia vengono accettate dagli istituti di credito. All’inizio dell’anno erano all’esame delle banche 354 finanziamenti per oltre 24 milioni di euro mentre 51 pratiche erano all’esame degli istituti di credito per oltre 5 milioni di euro.

«Facilitiamo anche la concessione di crediti di solidarietà sotto forma di prestiti rateali dell’importo massimo di 7.500 euro a soggetti che non hanno capacità economico-patrimoniali per ottenere credito, ma presentano potenzialità economiche future" La Fondazione, ogni anno mette a segno anche circa 90 interventi per salvare le case delle vittime di usura: dal 2005 sono stati 1.488 interventi, famiglie che ora hanno una casa. "Presto – conclude il presidente Grossi – sarà presentata la campagna informativa della Fondazione autorizzata dal ministero per far sapere alle persone che ci siamo e operiamo in tutta la Toscana". Un aiuto alle porte di quello che sarà un lungo autunno.

cla.cap