Un grande ’museo diffuso’ Aprono le Dimore storiche

Domani la giornata nazionale dell’Adsi, dedicata a castelli, palazzi, ville e giardini, oggi di proprietà di privati, con impresso il segno della storia

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Una giornata suggestiva e un tuffo nella storia: torna domani l’appuntamento annuale con la giornata nazionale promossa da Adsi, Associazione Dimore Storiche Italiane, dedicata a cortili e giardini di ville e castelli, palazzi nobili, affidato alla custodia dei privati. Le dimore storiche costituiscono il più grande museo diffuso nazionale: sono migliaia i castelli, le ville, i palazzi, le fattorie, le case-torri, i mulini, i giardini, nei cui muri è rimasto impresso il segno della storia. L’elemento che fa di un edificio una dimora storica è il vincolo architettonico riconosciuto dalle Soprintendenze: i proprietari, spesso famiglie dalla storia secolare, sentono sulle proprie spalle l’onore e anche l’onere di mantenere questi beni nelle migliori condizioni possibili, alimentando un indotto economico fatto di artigiani, restauratori, giardinieri e maestranze specializzate.

La Toscana conferma il ruolo di apripista, con 124 dimore aperte, circa due terzi del totale nazionale e la provincia di Siena apre 20 dimore. Saranno visitabili, gratuitamente ma su prenotazione, domani dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18: a Siena Villa di Vicobello, con il giardino terrazzato del Cinquecento, disegnato da Baldassarre Peruzzi per la famiglia Chigi; il Castello di Belcaro, con accesso agli spalti di difesa; Villa di Certano, donata dall’Ospedale Santa Maria della Scala al Vecchietta; il Castello di Celsa, compresi la cappellina e il parco all’inglese.

In Chianti e Val d’Elsa ci sono Villa Mazzei a Fonterutoli, Castellina in Chianti; palazzo Bianciardi sempre a Castellina, che apre per la prima volta, con la camera da letto che ospitò papa Leone X Medici; Villa di Geggiano, Castelnuovo Berardenga, con il teatro di verzura che ospitò le tragedie di Vittorio Alfieri; Badia a Coltibuono, Gaiole in Chianti, antica abbazia fortificata valombrosana; Villa di Cusona a San Gimignano, ha ospitato fra gli altri Tony Blair.

In Val d’Arbia e Crete Senesi: Villa di Radi, Monteroni; Castello di Grotti, con le opere di Sergio Vacchi; Villa di Curiano, antica stazione di posta con ospedaletto sulla Francigena; Borgo Monte Sante Marie apre per la prima volta, qui il tempo sembra essersi fermato alla fine della mezzadria.

In Valdorcia e Valdichiana: Casa dell’Abate Naldi a San Quirico, appartenne al medico del papa Chigi Alessandro VII; Fattoria di Cosona a Pienza, aperta solo di pomeriggio; Giardino di Villa Marselli a Montefollonico; Parco di Villa Trecci; Cassero di Contignano a Radicofani; Borgo di Camporsevoli a Cetona; Convento di San Bartolomeo a Piancastagnaio, new entry, convento francescano duecentesco.

p.t.