
I problemi di sempre a carico dei lavoratori di Telco: tredicesime non pagate, nessuna traccia degli stipendi dello scorso mese e furgoni senza il gasolio
Una situazione generale che si mantiene critica sulla vicenda Telco, dopo il tavolo nazionale di ieri pomeriggio a Roma presso il Ministero delle Imprese. Già un dato ha suscitato una certa amarezza tra le parti intervenute all’incontro, convocato alcuni giorni fa nel tentativo, ancora, di fare luce sulla questione che si protrae da mesi: "L’azienda ha fatto giungere al Ministero una lettera nella quale annunciava la sua assenza al confronto per impegni in precedenza assunti – ha spiegato Samuele Bernardini, segretario generale di Slc Cgil Siena – e già questo dato non è apparso di sicuro favorevole nell’ottica di un attento esame degli scenari. Per il resto, purtroppo, sono da registrare i problemi di sempre a carico dei lavoratori di Telco: tredicesime non pagate, nessuna traccia degli stipendi dello scorso mese, carte carburante e furgoni ancora privi di gasolio e lavoratori impossibilitati di conseguenza a prestare regolarmente la loro opera". Per nulla rassicurante, dunque, il quadro che riguarda in diverse regioni italiane circa seicentocinquanta lavoratori, cinquanta dei quali attivi – o almeno a disposizione dell’azienda, visto che in questo periodo i veicoli sono fermi per mancanza di carburante – nella sede Telco che si trova nella zona industriale di Belvedere a Colle di Val d’Elsa. Un aspetto paradossale, sembra insomma caratterizzare l’intricata vicenda: "In questo settore, le telecomunicazioni, il lavoro c’è, eccome – conclude Bernardini per Slc Cgil – eppure siamo adesso questi esiti. Il Ministero si impegnerà da domani (oggi, per chi legge) per capire se questa azienda è in grado di andare avanti, cercando pure di capire in che modo".
Paolo Bartalini