Stranieri assenti, il turismo parla italiano

Lezzi, presidente di Federalberghi: "Le prenotazioni dei connazionali a Siena vengono fatte sotto data, va meglio nel Chianti e in Valdorcia"

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di Cristina Belvedere

"Mancano ancora i turisti stranieri e le prenotazioni negli alberghi vanno a rilento". Parola della presidente di Federalberghi Confcommercio di Siena, Rossella Lezzi, che spiega: "Senza i target primari dei nostri territori come americani, inglesi, russi e cinesi (sui quali molto avevamo investito), siamo a livelli di fatturato inferiori addirittura del 50%. Alcune strutture sono ancora chiuse, mentre altre sono a regime ridottissimo e ci sono grandi difficoltà nel reperimento di personale specializzato. Altre ancora hanno cambiato gestione, quindi si devono riorganizzare e ristrutturare".

Ma non mancano gli italiani: "Le loro prenotazioni vengono effettuate sotto data a Siena. In Valdorcia invece, dove le campagne di comunicazione sul sito Unesco ci sono da anni, la questione è diversa. E’ migliore la percezione degli ospiti sulle strutture in campagna, come nel nord della nostra provincia. Brand come il Chianti e la Valdorcia sono un richiamo anche per gli italiani che ormai stanno diventando la maggioranza dei nostri ospiti".

Le prospettive della stagione sono chiare: "Ci aspettiamo un anno simile a quello scorso, perché le compagnie aeree non effettuano i voli se non hanno abbastanza prenotazioni – evidenzia la Lezzi –. Tuttavia le nostre strutture si sono adeguate alla situazione già dal 2020. Il protocollo ’Ospitalità sicura’ di Federalberghi è dell’anno scorso e le nostre aziende sono ormai rodate". Non manca l’impegno degli operatori del settore per offrire un’accoglienza a 360 gradi: "Il valore aggiunto è dato dalle iniziative del territorio come la riapertura anticipata del Pavimento del Duomo che già l’anno scorso aveva destato tanto interesse, la promozione di percorsi ciclabili e cammini che necessita di forte accellerazione e massive campagne web". E infine: "La tassa di soggiorno andrebbe sospesa anche quest’anno, penalizza i lunghi soggiorni – stigmatizza la Lezzi –. Lo sforzo per adeguarsi alla situazione deve esserci anche da parte della Pubblica amministrazione".

Intanto l’assessorato al Turismo, guidato da Alberto Tirelli, è impegnato a commissionare indagini di mercato e sondaggi a campione per mettere in atto "politiche di contrasto agli effetti della pandemia e di supporto agli operatori, basandosi su evidenze economiche e statistiche il più possibile accurate".

L’improvvisa e drastica contrazione dei flussi turistici, a causa della pandemia, ha avuto significativi impatti sull’economia senese e conseguenze serie sulle imprese del turismo e dell’indotto. Il Comune ha dunque affidato alla società Numeria Srl un’indagine per mezzo di 500 interviste sul territorio nazionale nel primo semestre 2021 per capire destinazioni, motivazioni, tipologia di alloggio, mezzo di trasporto, durata del soggiorno, modalità di organizzazione del viaggio, modalità di prenotazione, spesa, oltre che le caratteristiche delle persone che viaggiano o non viaggiano. I dati del campione sono stati contestualizzati in collaborazione con la facoltà di Statistica dell’Università di Siena e saranno pronti a fine mese. In assessorato comunque si respira un certo ottimismo: "Speriamo che a settembre e ottobre arrivino gli stranieri – è l’auspicio –: con il Green pass e le vaccinazioni, crediamo che gli americani saranno i primi a ritornare da noi".