"Scuola, test sierologici su tutto il personale"

A un mese dalla riapertura l’Asl lancia la campagna sicurezza. Un eventuale caso positivo farà subito scattare tampone e quarantena.

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di Roberto Borgioni

Il conto alla rovescia è entrato nella fase calda. Tra meno di un mese riaprono le scuole ed è un passaggio incerto quanto delicato, da superare in assoluta sicurezza. Così scende in campo l’Asl Toscana Sud Est: dal 24 agosto al 5 settembre, tutto il personale docente e non docente delle scuole pubbliche, paritarie e private sarà sottoposto a screening sierologico, con un’azione preventiva in relazione all’emergenza Covid. Se un docente o un collaboratore scolastico verrà trovato positivo, dovrà immediatamente contattare il numero verde regionale per eseguire il tampone e sarà obbligato a rimanere in isolamento domiciliare. A spiegare obiettivi e modalità della campagna di screening tra il personale scolastico è Simona Dei, direttore sanitario dell’Asl.

Direttore, quale scopo e quale affidabilità ha il test di massa?

"L’obiettivo è chiaro: con questo test, ragazzi ed operatori hanno la possibiilità di sapere se sono stati a contatto con il virus. E’ un’operazione che abbiamo già fatto più volte con il nostro personale sanitario. La prossima settimana saremo in grado di fornire tutte le indicazioni necessarie".

Ma i dipendenti scolastici sono obbligati a sottoporsi al test? Oppure è su base volontaria?

"Non ci sono obblighi, il test rimane su base volontaria a partire dal 24 agosto ma anche dopo per chi prenderà servizio a seguire. Detto questo, la Regione ha inviato una nota ai dirigenti scolastici invitandoli a sensibilizzare tutto il personale per partecipare allo screening. E’ un controllo che non riguarda soltanto se stessi, ma anche i propri familiari e amici, oltre ovviamente gli alunni con i quali si viene a contatto".

Ricerca di nuove aule, spazi distanziati, test sierologici. Ma la scuola può davvero pensare di ripartire in sicurezza tra meno di un mese?

"Io credo di sì, a patto che tutti adottino comportamenti corretti e responsabili. Uno di questi è certamente il mantenimento dell’uso della mascherina, ma rimane determinante anche il discorso del distanziamento sociale".

Però in questa fase come si può valutare la situazione in atto?

"Noi abbiamo solo una possibilità: fare una ’foto’, un quadro generale e quanto più possibile dettagliato nel momento della ripartenza. Poi, già dal giorno successivo, potrebbero subentrare reazioni diverse che comunque andranno affrontate nel momento in cui dovessero presentarsi".

Ma sono previsti anche test sierologici o controlli a campione direttamente sugli studenti?

"Al momento no, almeno in maniera preventiva. Ovviamente, alla minima sintomatologia che dovesse presentarsi in classe o negli spazi comuni, scatteranno i tamponi e tutte le misure previste per la tutela della salute".