Sarrocchi, gli studenti guariti tornano in aula

Ieri hanno ripreso le lezioni i 100 allievi delle 5 classi in quarantena. Rientrati anche 16 giovani e 5 insegnanti dei Licei Poliziani

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di Cristina Belvedere

Sono rientrati tutti a scuola ieri mattina i circa cento studenti dell’istituto Sarrocchi, dove nei giorni scorsi cinque classi erano state messe in quarantena dopo che un insegnante della scuola era risultato positivo. Ad annunciarlo è il preside Stefano Pacini: "Tutti gli studenti sono rientrati regolarmente in aula dopo il secondo tampone negativo – ha detto –. Mancano ancora alcuni docenti, che risultano in malattia, ma si tratta di 4 o 5 persone su un totale di 180 insegnanti, quindi ritengo che si tratti dei banali effetti del cambio di stagione".

Di fronte all’emergenza, il capo d’istituto si era subito mosso con il suo staff per gestire la situazione: comunicazioni rapide ai ragazzi che potevano essere stati contagiati e sanificazione dei locali. "Si fa quello che si può – spiega Pacini – l’importante è tornare alla normalità".

E mentre l’Istituto Agrario Ricasoli deve fare i conti da pochi giorni con un ragazzo risultato positivo e la quarantena per la classe dell’alunno (20 studenti), più altri 12 docenti entrati in contatto con lui, ai Licei Poliziani il preside Marco Mosconi tira un sospiro di sollievo, perché tutti gli studenti in quarantena sono rientrati in classe: "Siamo aperti regolarmente – afferma il capo d’istituto –. Abbiamo 940 studenti e 95 docenti, di cui ne mancano ancora 15 per i ritardi nelle nomine dall’Ufficio scolastico. A questi si aggiunge una trentina di addetti del personale Ata. Sono quindi rientrati in aula 16 dei ragazzi, che avevano partecipato a una festa, risultando a probabili contagi, e 5 insegnanti. Per tutti il doppio tampone è stato negativo". Tuttavia non mancano le preoccupazioni: "Il personale docente teme di riuscire a venire un giorno a scuola e poi essere costretto a casa per 15 giorni in caso di nuovi allarmi. Intanto cerchiamo di andare avanti".

Domani mattina invece toccherà alla scuola elementare Mencarelli di Chianciano Terme tornare alla normalità: "Qui ci sono 140 bambini e 16 insegnanti – aggiunge Mosconi –. Erano in quarantena 8 maestre e una decina di alunni: c’è già il secondo risultato negativo per una maestra e un bambino, mentre per tutti gli altri siamo in attesa dell’esito dei test. Nel frattempo restano a casa e si cerca di recuperare il tempo perduto con la didattica a distanza o chiamando i supplenti. Purtroppo – conclude Mosconi – la nostra è stata la prima scuola a dover fare i conti con il Covid e quindi a dover chiudere, ma il sistema ha funzionato".

E mentre al liceo Alessandro Volta di Colle Val d’Elsa ieri sono stati messi in isolamento fiduciario 22 professori, il sindaco di Chiusdino Luciana Bartaletti fa i conti con il virus, per cui si trovano in sorveglianza domiciliare 42 alunni dell’istituto scolastico Dina Ferri: da domani, annuncia, "sarà riattivato il normale servizio di mensa scolastica dopo che nei giorni scorsi si è proceduto alla sanificazione dei locali della cucina e del refettorio. Questa ripresa del contagio prospetta un periodo di maggiore cautela e più controlli". Di qui l’invito al rispetto delle regole.

Si ritorna alla normalità anche a Chiusi, dove il sindaco Juri Bettollini annuncia su Facebook: "Terminate senza alcun nuovo positivo le prescrizioni per i bambini, le bambine e le maestre della sezione della scuola di infanzia del Bagnolo, da ieri tutti hanno potuto riprendere le loro normali attività scolastiche. Fortunatamente gli ultimi casi positivi registrati non hanno prodotto ulteriori contagi e il numero di concittadini positivi rimane invariato".