Sanitari no vax, ecco le prime sei sospensioni

L’Asl attiva la procedura per medici e operatori che non si sono ancora vaccinati. Parte anche l’iter per i professionisti universitari

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Dopo l’Asl Toscana Centro arriva l’annuncio delle prime sospensioni di sanitari no vax anche da parte dell’Asl Sud Est. La commissione aziendale dell’Asl sud est, per l’applicazione del decreto legge 44, che prevede l’obbligo della vaccinazione anti Covid per tutti i professionisti sanitari – medici ma anche infermieri, tecnici e operatori sanitari, riabilitatori, farmacisti – ha disposto ieri pomeriggio la sospensione dei primi sei operatori sanitari propri dipendenti che non hanno effettuato la vaccinazione anti-Covid.

Sono in totale 220 i dipendenti dell’Asl Sud Est che ad oggi risultano non vaccinati e non prenotati, ai quali il dipartimento di Prevenzione dell’Asl Toscana sud est ha inviato le lettere con le disposizioni di legge sull’obbligo di vaccino per gli operatori sanitari. Di questi sono 38 i dipendenti senesi (residenti nella provincia) dell’Asl Sud Est non vaccinati che saranno raggiunti nei prossimi giorni dalla lettera di sospensione, in caso non abbiamo proceduto nel frattempo con la prenotazione di un appuntamento. La procedura proseguirà infatti nei prossimi giorni, allo scadere dei termini indicati dal dipartimento di Prevenzione per regolarizzare la posizione del personale interessato: il sanitario non vaccinato si vede arrivare una prima lettera da parte dell’Asl con la notifica della mancata vaccinazione, da quella ha alcuni giorni di tempo per dare spiegazioni o prenotare un appuntamento con il vaccino, dopodiché, se non sono stati fatti passi avanti, scatta la sospensione. La lista dei sanitari no vax, fatta dall’Asl e ora mandata agli Ordini professionali, dovrebbe contenere circa un migliaio di nomi: ci sono i 220 dipendenti dell’Asl stessa, poi una settantina di professionisti delle Scotte e poi medici di medicina generale, infermieri di strutture private, operatori sanitari e anche farmacisti. Per tutti la sospensione comporta il divieti di lavorare e lo stop della retribuzione. Nella nostra realtà c’è anche una casistica di professionisti per cui è previsto un iter diverso, dedicato: sono i medici universitari, dipendenti dell’Università degli Studi di Siena, attivi in convenzione all’ospedale Le Scotte. "L’Asl Sud Est dovrà comunicare all’Università gli elenchi, visto che l’ateneo è il datore di lavoro - sottolinea il rettore Francesco Frati - poi noi lo gireremo all’Azienda ospedaliero universitaria Senese. Con cui abbiamo concordato la procedura da applicare: va infatti integrata la normativa dell’ospedale con quella universitaria. Per i sanitari, medici ed operatori, è obbligatoria la vaccinazione anti Covid per esercitare; per un sanitario universitario, medici e docenti, invece è d’obbligo il green pass. Due obblighi che non necessariamente coincidono: il medico universitario, in mancanza di vaccinazione, viene sospeso dall’attività ospedaliera, clinica, ma comunque può continuare l’attività didattica (di docente), presentando però tampone negativo, con validità di 48 ore". "Da quel che ne sappiamo al momento - prosegue il rettore Frati - non dovrebbero esserci medici universitari no vax fra quelli che esercitano in convenzione alle Scotte. Mi auguro che non ce ne siano: la vaccinazione secondo me è doverosa per un professionista che si occupa della salute dei cittadini, che opera nella cura e nell’assistenza di persone. Mi appello al senso di responsabilità dei nostri dipendenti".

Paola Tomassoni