San Gimignano, in arrivo soldi per ricostruire le mura crollate

I lavori, del valore di 500mila euro, serviranno per il consolidamento delle mura medievali in località Porta Pisana.

I vigili del fuoco sono stati i primi a intervenire dopo il crollo della mura di San Gimignano

I vigili del fuoco sono stati i primi a intervenire dopo il crollo della mura di San Gimignano

San Gimignano (Siena), 8 ottobre 2018 - E' scattata l'operazione recupero delle mura di San Gimignano. Il via è la sottoscrizione dell'accordo tra Regione Toscana, Comune di San Gimignano e Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, che è avvenuta stamani a Firenze nella sede della presidenza della Regione. Con la firma di oggi si dà il via alle procedure per la ricostruzione della porzione di cinta muraria crollata il 3 aprile dello scorso anno. I lavori, del valore complessivo di 500mila euro, serviranno per il consolidamento delle mura medievali in località Porta Pisana.

Un intervento che va a completare quello di somma urgenza realizzato dalla Soprintendenza ed è finalizzato non solo al recupero della fortificazione storica ma anche alla messa in sicurezza di un'area attualmente interdetta per evidenti rischi per la pubblica incolumità. "La Regione non poteva sottrarsi a un'emergenza di questa natura - ha detto l'assessore Federica Fratoni -. Di fronte alla necessità di porcedere rapidamente al recupero di mura medievali che costituiscono l'identà storico culturale della regione stessa, abbiamo promosso questo accordo di programma che vede insieme tre amministrazioini con un'integrazione perfetta di competenze e responsabilità, soprattutto con un impegno corale che credo consentirà di raggiungere un risultato davvero in breve tempo. Certo è - ha proseguito - che gli eventi climatici così dirompenti uniti allo stato di manutenzione del nostro patrimonio artistico e storico, richiederebbero anche da parte del governo un impegno straordinario, come è stato in passato in altri ambiti, già a partire dalla difesa del suolo con l'unità di missione. Mi auguro dunque che non solo attraveso l'utilizzo importante delle risor se messe a dispoosizone dal ministero, ma anche con un'assunzione di responsabiità di carattere più complessivo, ci sia la possibilità di lavorare insieme seguendo questi metodi".