Siena, spaventosa rissa davanti a scuola. Video choc

Suona la campanella e scatta il ring. Calci e pugni fuori dai cancelli

Un 'immagine tratta dal video

Un 'immagine tratta dal video

Siena, 10 ottobre 2021 - Muscoli strizzati nelle felpa, bandane, sguardi di brace, pose alla Cassius Clay, prima di sganciare un montante. E botte e calci da orbi con lo zainetto ancora in spalla. Con magari, dentro, il panino preparato a casa per quando suona la campanella. Sono questi i ragazzini immortalati dal video di 1 minuto e 16 secondi che, da ventiquattr’ore’ore sta facendo il giro di molti gruppi WhatsApp e Telegram di Siena: violenza da uomini in corpi da scriccioli senza un pelo sul viso. Il video è un collage di due violente risse fra giovanissimi, molti dei quali all’apparenza minorenni, avvenute all’esterno dei cancelli dell’istituto superiore Sarrocchi e dell’istituto Marconi.

Il copione è sempre il solito: il capannello di ragazzi che si forma e due di loro che si fronteggiano. Sembra un gioco e forse lo doveva pure essere. Ma l’impressione dura pochi secondi. Il divertimento sfugge di mano. Il tempo che i due ci mettono a innescare la guardia e via. Calci alla cieca, pugni al volto, colpi a testa bassa. Intorno il capannello di almeno una ventina di coetanei, resta di pietra: qualcuno ridacchia nervoso, altri non sanno che fare. Qualcun altro prova a fermarli, ma solo a parole. I loro urli non scalfiscono di un millimetro il muro d’adrenalina dei due che si azzuffano. La violenza dura dieci secondi. Poi arriva un terzo ragazzo, anche lui con lo zaino ancora in spalla che butta a terra il coetaneo e lo picchia sull’asfalto. La camera poi stacca.

Altra inquadratura, altra dose di rabbia immortalata in video. Stavolta i due contendenti sembrano più grandicelli. Si trovano sempre all’esterno dei cancelli della scuola. Si vengono sul muso, poche parole, poi scattano gli spintoni. Intorno gli amici guardano e stavolta intervengono. Un po’ per dividere, un po’ per aiutare i rispettivi amici. Dopo il primo pugno, un terzo ragazzo esce dal mucchio e insegue quello che per primo ha alzato le mani. Ne arriva un quarto che si mette nel mezzo: altra dose di spintoni e pugni. Poi cala il sipario. E pure ’Gangasta’s Paradise’ il brano rap che il montatore del video ha utilizzato come colonna sonora per le risse.

Chi ha montato il video? I protagonisti sono studenti e di quale scuola? Sono questi gli interrogativi a cui le forze dell’ordine che hanno acquisito il video, dovranno rispondere. In base a quanto ricostruito finora quelle botte da orbi sarebbero ’vecchie’ della scorsa settimana e i protagonisti già identificati. Ma il problema resta. Secondo le prime testimonianze, almeno uno dei due video, il primo, sarebbe un gioco sfuggito di mano mentre il secondo assomiglia più a un piccolo regolamento di conti fra ragazzi. La certezza è che le immagini parlano da sole: quelli sono pugni. Spediti dritti contro mascelle e nasi, non carezze. Lì a un metro da scuola, a un centimetro dai compagni. E, soprattutto, dentro centinaia e centinaia di smartphone.