ANITA GOTI
Cronaca

Record: 85 anni di contributi versati

Il curioso primato di Angiolo Viti dell’Elettromeccanica Torritese

Al centro Viti insieme ai figli Mirco e Marco

Torrita di Siena, 9 aprile 2019 - Brillano d’orgoglio gli occhi di Angiolo Viti, sinalunghese di 66 anni, mentre parla dell’azienda che inaugurò il 5 maggio 1969, con un capitale di partenza di 650mila lire, insieme ad un altro giovane socio conosciuto durante i pochi mesi in cui stava già lavorando come elettricista. Con il sostegno di suo padre, che oltre a fornire risorse economiche si impegnò a porre la propria firma sul contratto, in quanto Angiolo all’epoca era ancora minorenne, nacque così a Torrita di Siena l’Elettromeccanica Torritese, azienda che deve il suo nome alla sua iniziale vocazione di attività specializzata in riparazioni elettriche, solo successivamente mutata in centro di riferimento per gli addetti ai lavori del settore edilizio nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto, con il noleggio di impalcature e macchinari per i cantieri e la dotazione di misure per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

«In mezzo secolo – spiega Angiolo – non sono mancate le difficoltà, causate specialmente dalle crisi che a più riprese hanno investito l’edilizia, ma per fortuna si è saputo scorgere continui orizzonti verso i quali guidare l’azienda anno dopo anno». E raccontando di quante auto abbia consumato per coprire ogni giorno il tragitto tra Sinalunga e Torrita, emerge un dettaglio singolare, che, dice Angiolo «non manca di sorprendere ogni volta anche gli operatori agli sportelli degli enti a cui mi capita di rivolgermi». Risulta infatti che Angiolo, nonostante la sua età, abbia comunque versato contributi per 85 anni, una cifra ottenuta considerando, in aggiunta ai cinquant’anni di lavoro presso l’Elettromeccanica, le quote erogate in qualità di amministratore e quelle corrisposte all’Enasarco, l’ente per gli agenti e i rappresentanti di commercio.

Un numero da record, che Angiolo ribadisce con fierezza di fronte ai figli, Mirco e Marco, anche loro impiegati come geometri nell’azienda torritese. Nelle loro mani è destinato il futuro dell’Elettromeccanica, quando Angiolo lascerà il posto di comando per godersi la meritata pensione, come ha già fatto un dipendente che addirittura sempre nella sua stessa azienda ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro. Dopo la recente apertura di una sede distaccata a Sinalunga, i prossimi dirigenti hanno le idee chiare sullo sviluppo dell’Elettromeccanica Torritese: mantenere la prontezza nell’intercettare i cambiamenti, di cui in questo settore risentono sia le tecniche e i materiali di costruzione che le congiunture economiche, perseguendo l’obiettivo di portare avanti una realtà autorevole sul territorio.