"Curo i tesori d’arte calandomi dal cielo"

La storia e i sogni di Federica, 21 anni, aspirante restauratrice-acrobata. "Sono in formazione con EdiliziAcrobatica, pronta alla sfida"

Federica in divisa da artigiana-acrobata con lo splendido sfondo del Duomo

Federica in divisa da artigiana-acrobata con lo splendido sfondo del Duomo

Siena, 14 marzo 2020 - ’Volere è potere’ . Una frase fatta, scontata. Ma più che mai appropriata a questa storia. Federica ha 21 anni, bionda con gli occhi azzurri, temperamento indomito quanto coraggioso: è la prima ‘wall(wo)man’ d’Italia, un’operaia acrobata. Pronta – appena terminata la necessaria formazione – a calarsi con doppia fune dalla Torre del Mangia o a scendere dal tetto dall’antico palazzo. Lavora per un’azienda innovativa, EdiliziAcrobatica, gruppo edile che, in tuta blu e casco giallo, ha trasformato il lavoro del muratore e restauratore in una performance atletica, di precisione e professionalità. Un lavoro innovativo quanto originale è la storia di EdiliziAcrobatica, azienda oggi con 800 addetti e una ottantina di sedi in Italia, compresa una a Siena: 27 anni fa Riccardo Iovino, skipper genovese con la passione per la barca a vela e grande abilità a salire sugli alberi sferzati dal vento, si trova di fronte a un amico che deve risolvere il problema di una grondaia da riparare in un punto poco accessibile e propone di fare lui stesso il lavoro, arrampicandosi con la tecnica dei lavori in fune. Nasce così EdiliziAcrobatica. Un lavoro che oggi anche una giovane donna, a Siena, si appresta a fare: l’esempio concreto del superare i confini. Federica come nasce quest’avventura? "Sono nata a Roma dove ho iniziato gli studi, l’amato liceo artistico. Quattro anni fa il trasferimento a Siena con la famiglia e tutto da rifare. La svolta è arrivata con un corso di formazione della Scuola edile. Vedevo spesso in città questi operai in tuta blu e gialla. Che invidia! Potevano intervenire su monumenti, antichi palazzi e decorazioni. Il tutto calandosi con le funi dall’alto. Quello che volevo fare io. E un giorno la scuola Edile mi ha messo in contatto proprio con EdiliziAcrobatica"’. Credi di poter avere un futuro un futuro da operaio-muratore acrobata? "Sono in formazione, ho ripreso anche il liceo. Domani mi vedo una decoratrice restauratrice. Mi sto specializzando in questo"’. Dunque è l’arte al centro di questa ambiziosa sfida? ‘"Sono cresciuta a pane e arte: quando torno a Roma faccio il giro dei musei e a Siena c’è un patrimonio eccezionale su cui lavorare. Cosa potevo chiedere di più? Fare la decoratrice d’arte è il sogno e qui mi sembra di toccarlo con un dito". Appesa però ad una corda? Hai paura? "Per ora ho fatto prove, simulazioni. L’altezza mi è sempre piaciuta e vi assicuro che vedere Siena da lassù è indescrivibile, ti toglie il respiro. All’inizio anche io pensavo fosse un lavoro da uomini, invece no: non ci sono limiti fisici. Se vuoi, puoi fare tutto. E EdiliziAcrobatica lavora solo a rischio zero: è più sicuro intervenire su corda che, forse, su una impalcatura, anche se a tanti può sembrare strano. E mi piace moltissimo". C’è qualche intervento in vista? "Lavoriamo molto a Siena: la città si presta, ha vicoli stretti e palazzi altissimi. A breve torneremo sulla torre del Mangia per il restauro delle Lupe. Dietro ad ogni intervento c’è un grande studio e tanta preparazione. Sono entusiasta: il sogno si sta realizzando". Paola Tomassoni © RIPRODUZIONE RISERVATA