"Questa Maturità è un’arma a doppio taglio"

Le voci degli studenti pronti all’esame. Ansia per le modalità di svolgimento, rammarico per tanti riti che si sono persi a causa del Covid

di Laura Valdesi

Ansia perché l’esame di maturità è sempre un traguardo importante. La svolta nella vita, il salto definitivo verso l’età adulta. Poi incertezza, quella tanta. Nelle ultime settimane alzi la mano, fra gli studenti (e i genitori), chi non si è messo le mani nei capelli per via del valzer di ipotesi sulle modalità di svolgimento. Infine un velo di tristezza. L’esame di quinta superiore viene custodito da tutti nel cassetto dei ricordi con luci e ombre. Ma i giovani che sosterranno la maturità saranno ricordati come ‘quelli dell’anno del Covid’.

Una tempesta di emozioni accompagnano i ragazzi che hanno studiato da casa e adesso si preparano al colloquio finale con la commissione. "Per fortuna so già quando darò l’esame, sarà il 27", racconta Alice Leandri, 18 anni, nata in provincia di Roma ma cresciuta a Siena e nella Lupa. Frequenta la quinta del Liceo delle Scienze al ‘Sarrocchi’. E pensa di studiare Biotecnologie a Padova. "D’estate proverò i test di ammissione – prosegue – ma adesso superiamo questa strana maturità. Nessuno a settembre se l’aspettava così. Confesso che c’è un pizzico di amarezza perché, a causa dell’emergenza sanitaria, sono saltati i 100 giorni dall’esame, la gita di fine anno. E l’ultimo giorno di scuola è stato su Meet con la foto di classe che è uno screenshot dello schermo! Il pranzo, però, l’abbiamo fatto il 10 giugno. E ci siamo organizzati per andare a vedere tutti insieme ‘Notte prima degli esami’. Insomma, cerchiamo di ricreare situazioni che siano il più vicino possibile alla normalità", svela Alice. Comprese le vacanze post-maturità che saranno a San Teodoro, in Sardegna. Intanto continua a studiare sebbene arrivi all’esame con una media superiore al 9.

"C’è emozione e anche ansia. E’ sempre un appuntamento importante della vita. Mi sarebbero piaciuto però affrontare l’esame in maniera tradizionale", spiega Niccolò Pace, che frequenta l’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing al ‘Bandini’. La vecchia Ragioneria, per intendersi. E abita ad Asciano. "Dopo proseguirò gli studi e mi iscriverò ad Economia", prosegue svelando che pochi minuti prima gli hanno comunicato che il giorno fatidico per l’esame sarà giovedì 18. "Certo è una maturità strana perché in pratica porti tutte le materie tranne educazione fisica e religione. Uno stravolgimento, considerata anche la prova che ci vedrà impegnati ad effettuare un collegamento interdisciplinare. Sono sempre andato bene a scuola ma con il fatto che il lockdown ci ha costretto a casa, ho studiato anche di più. Mi sento preparato". Non vuole sentir parlare di scaramanzie del tipo quel maglione porta bene, quando indosso certe scarpe l’interrogazione va alla grande. "Credo in me stesso. E la mia famiglia mi incoraggia lasciandomi carta bianca", conclude.

"Una maturità con queste modalità potrebbe essere un’arma a doppio taglio, non so se è meglio o peggio. Cosa mi preoccupa maggiormente? Forse la grande quantità di materie che abbiamo all’esame", sottolinea Matteo Barbanera, 18 anni, di Chiusi. Che frequenta per la vicinanza territoriale il liceo scientifico di Città della Pieve, in Umbria. Anche se la media con cui arriva alla maturità è di 9,5. "Mi sento abbastanza preparato – confessa – sebbene studiare da casa, facendo la didattica on line sia risultato a mio avviso più difficile. Vero che c’erano meno stress e minori pressioni a livello di verifiche ma darsi un’organizzazione autonoma è risultato complesso. Utile però a prepararci a quanto ci attende all’Università: io punto su Giurisprudenza". Anche per Matteo l’incertezza che ha regnato sovrana sugli scenari della maturità fino al 30 maggio è la ‘cifra’ di questo periodo. E uno degli argomenti più gettonati con i compagni di classe. Ma ormai ci siamo, si avvicina la notte prima degli esami dove l’unica cosa identica rispetto al passato sarà l’ansia.