"Provincia con gli anticorpi contro i reati"

Il comandante provinciale dell’Arma Di Pace va a Roma, il suo vice Tamponi da domani a Cagliari. "Faremo tesoro dei valori di Siena"

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di Laura Valdesi

SIENA

Succede sempre così. Quando una persona penetra i valori profondi della città e conosce Siena senza pregiudizi, al momento dell’addio porta nel bagaglio delle esperienze "il senso di comunità e il rispetto, pur su posizioni opposte e diverse" di cui è intrisa. Soprattutto le 17 repubbliche, le Contrade. Anche il colonnello Stefano Di Pace, comandante provinciale dell’Arma, che lascia per un importante incarico a Roma dove sarà capo di stato maggiore della Scuola ufficiali dei carabinieri, lo sottolinea più volte nel suo saluto ad una terra in cui, ammette, di essersi sentito a casa. "Un grazie particolare alle Contrade – sottolinea – che, attraverso le loro conviviali mi hanno regalato momenti di serenità, aiutandomi al contempo a comprendere i veri valori di questa terra. Semplicità dei comportamenti e solidarietà umana sono alla base di ogni grande progetto". Al posto del comandante Di Pace arriverà il colonnello Nicola Ferrucci, originario della Sicilia ma in arrivo da Roma.

A salutare Siena, dove è rimasto per 5 anni come vice comandante provinciale e responsabile del nucleo investigativo, è anche il colonnello Michele Tamponi. Per lui stesso incarico in Sardegna, a Cagliari. Da giovanissimo appassionato di giornalismo, ha collaborato anche con una televisione privata, ha rivoluzionato i rapporti con i media usando proficuamente le nuove tecnologie. E garantendo una comunicazione efficace. "Siena mi resterà nel cuore, non è retorica. Un posto splendido, forse la provincia più bella d’Italia", spiega senza nascondere, come il comandante Di Pace più tardi, un velo di commozione. Il passaggio di testimone nel suo caso sarà con il tenente colonnello Gennaro Nasti.

"Che provincia lasciamo? I dati del 2020 sono falsati dal lock down, più che dimezzati i reati predatori. Direi un territorio che ha anticorpi robusti, che segnala e partecipa alle operazioni di contrasto della criminalità, vedi la denuncia da cui è originata l’inchiesta sulla chat degli orrori. Ma va comunque monitorata in ogni settore per evitare, com’è stato finora, che diventi oggetti di infiltrazioni. Soprattutto in questa fase delicata per le imprese, che occorre sostenere. Potrebbero verificarsi casi di usura, come hanno dimostrato inchieste da noi condotte", ribatte Di Pace. Che si sofferma, fra le tante, su un’indagine rimasta nel cuore, quella per la morte di Arturo Pratelli, 17enne dell’Aquila e tifoso della Robur. Travolto e ucciso da un furgone pirata. "Abbiamo voluto fortemente trovare l’uomo alla guida, anche io ho due figlie. Cose che cose che toccano. Lavorammo come forsennati, affiancati dal pm De Flammineis. Poi trovammo lo specchietto, finché il colonnello Tamponi mi disse ‘Ce l’abbiamo’. Una volta preso chiamai il priore dell’Aquila: scoppiò a piangere quando le detti la notizia". Un’altra operazione ad alto rischio, in Campania, è stata ‘Vulturius’. "Siamo riusciti a sgominare una banda di truffatori dando un colpo ferale a chi si approfitta degli anziani per spillare denaro", spiega Tamponi che l’ha coordinata. Gli scatti di Siena che il comandante provinciale porterà a Roma saranno il suo arrivo, il primo Palio che fu una full immersion "mentre l’ultimo – dice – l’ho vissuto in modo profondo". E poi i suoi ufficiali perché vince sempre il gioco di squadra. E chi se n’è andato troppo presto.