Natale è anche tradizione, e i bellissimi presepi che iniziano a disvelarsi agli occhi di cittadini e turisti in tutti gli angoli di Siena ne sono una perfetta testimonianza. C’è ancora chi è alle prese con le ultime operazioni di montaggio - come in Cattedrale -, così come chi aspetta l’avvicinamento della nascita del bambinello per rivelare la propria opera. Ma anche chi sulla passione per il presepe costruisce iniziative interessanti, come a San Miniato, dove la Farmacia Laguardia da anni allestisce una delle costruzioni più belle della città.
Un presepe in gran parte costruito a mano, con dettagli rifiniti e curati nei minimi particolari, che vanta una lunghissima tradizione familiare. Tutto merito di una bisnonna che nella vecchia farmacia di famiglia ogni anno metteva in scena la nascita di Cristo, tramandando l’usanza alle generazioni seguenti, fino alla nipote e ai bisnipoti che si occupano oggi dell’allestimento.
Passione che ha spinto la farmacia a promuovere un’iniziativa capace di coinvolgere l’intero quartiere: la ‘via dei Presepi’, che vedrà fino al 6 gennaio le vetrine di negozi e uffici attorno a piazza della Costituzione mettere in mostra il proprio presepe. Un segno anche di ripartenza dopo l’alluvione che il 17 ottobre scorso ha colpito duramente la zona.
C’è poi l’intramontabile presepe della Stazione al binario 1, nell’ex segreteria dove i bambini delle scuole senesi quotidianamente hanno la possibilità di rimanere meravigliati da una delle rappresentazioni della natività più belle d’Italia. Più di 200 statuine e motorini elettrici, effetti speciali, capaci di dare vita a mestieri e usanze di una volta.
Ogni anno il presepe - nato nel 1995 da un’idea di Giancarlo Palazzi - si arricchisce di nuovi particolari, alcuni dei quali sono dei veri e propri omaggi al territorio: quest’anno è la raffigurazione di una cantina e della produzione del vino ad aggiungersi alla straordinaria collezione, che vede l’alternarsi del giorno e della notte e un mix continuo di effetti meteorologici.
Il presepe sarà aperto al pubblico dal 22 dicembre. Tra le mura di città imperdibile la natività della Misericordia, frutto del lavoro di volontari e dipendenti dell’Arciconfraternita, mentre - in attesa delle rappresentazioni al Duomo e a San Domenico - nella chiesa della Santissima Annunziata e nella Collegiata di Santa Maria in Provenzano è già possibile incontrare i presepi più tradizionali, con il bue e l’asinello accanto a Giuseppe e Maria. Ovviamente, in attesa che il giaciglio di paglia destinato al bambinello si riempia.