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Pascale-Turci, preludio su coppie gay. Caso Becciu da giudice di Cassazione

"Al sindaco Franceschelli dissi: la Chiesa deve prendere atto dei tempi nuovi"

Pascale-Turci, preludio su coppie gay. Caso Becciu da giudice di Cassazione

Anche il 2024 non sarà un anno banale per il il Cardinale Lojudice, che diventerà giudice di Corte di cassazione in Vaticano, mentre fervono i preparativi per il giubileo del 2025. Uno dei primi casi sui quali dovrà esprimersi, potrebbe essere quello del Cardinale Angelo Becciu, condannato in primo grado per l’affare milionario del palazzo di Londra. "Spero di poter dare il mio contributo in base alle mie competenze, senza inventarmi in altra veste – ha risposto Lojudice -. Il caso del Cardinale Becciu potrebbe essere un anticipo della mia attività da giudice. Non lo conosco bene, ma il mio pensiero in merito non cambia: dove girano tanti soldi, dove il mondo della Chiesa è ancora immerso in una realtà principesca, c’è il rischio di farsi trascinare. Detto ciò, sarà il Papa a decidere sulla sua carriera ecclesiastica: il cardinalato è un incarico che solo lui attribuisce e ha autorità di revocarlo".

Lojudice si era dimostrato precursore anche sulle coppie gay, dopo l’unione civile tra Paola Turci e Francesca Pascale, a Montalcino. "Incontrai il sindaco Silvio Franceschelli un’ora dopo, a Palazzo Sansedoni durante il Palio. Se non ricordo male gli dissi: ‘La Chiesa deve prendere atto dei tempi che cambiano’. Parole che confermo, non serve mettere la testa sotto la sabbia: la Chiesa non può essere scollegata dal mondo e dalla realtà. Serve irrobustire la propria fede, in modo da poter affrontare qualsiasi questione".