Si mescolano le carte, è un Palio a sorpresa

Le quattro favorite non brillano, crescono le Contrade che sognano di vincere

Dopo la prima prova di Mula, il giubbetto del Bruco è sulle spalle di Brio

Dopo la prima prova di Mula, il giubbetto del Bruco è sulle spalle di Brio

Siena, 15v agosto 2019 - Il Palio a sorpresa non si correrà il 17 agosto, come si continua a favoleggiare. C’è il rischio che sia domani sera. Perché le quattro grandi favorite – Torre, Selva, Onda e Istrice – ad ora non sembrano brillare. Mentre accoppiate che, sulla carta, non godono dei favori del pronostico rivelano qualità e potenzialità superiori alle attese. Non sono neppure mancate voci su possibili cambi di monta, ma i giubbetti appaiono saldi sulle spalle dei fantini. Dà comunque il senso di un nervosismo serpeggiante. Dell’ora che si avvicina, della difficoltà della prova da sostenere e delle sfide sottese dietro ad ogni accoppiata e alle scelte delle dirigenze. Questo è un Palio che cambierà gli equilibri nello scacchiere e che annuncia un inverno denso di novità, come se negli ultimi anni ce ne fossero state poche.

Si dirà’: che Violenta da Clodia fa movimento al canape si è visto anche a luglio. Che si mette di traverso lo stesso. Ha provato poco, sostiene qualcuno. In realtà Scompiglio non ha necessità di farlo perché la conosce benissimo. E l’ultima cosa in questa fase è stressare inutilmente la cavalla prima del Palio. Se deve fare una fiammata, come quella delineata nel Drappellone, che sia il 16 sera. La benzina va risparmiata. Anche Tempesta conosce Oppio sin da quando era un cavallo giovane e l’ha montato mille volte. Perché pigiare sull’acceleratore di un vecchietto di 12 anni ancora pieno di energia, da spendere però al momento giusto. Sta bene ma non va spremuto. Idem Porto Alabe nell’Onda che Brigante studia di far uscire meglio possibile dai canapi dove si gioca mezzo Palio. Tittia su Remorex sembra aver scelto il basso profilo di luglio su Tale e quale, provando dettagli e sfumature senza dare nell’occhio. Ecco, sarà forse perché i big giocano a nascondino che il borsino delle altre accoppiate è cresciuto. Forse. Ma è innegabile che la sera del Palio un cavallo fermo al canape e ben gestibile, anche se con meno motore, consente possibilità di manovra. E magari anche di cogliere l’attimo giusto per portarsi davanti. L’Aquila ci proverà, Trecciolino nella Pantera non starà a guardare, la Chiocciola lo stesso, per citarne alcune. E Brio su Schietta nel Bruco è tutt’altro che da sottovalutare, proponendosi anzi outsider. A condizionare il Palio sarà poi la bravura di dirigenze e fantini nel capire il messaggio lanciato da Bartolo Ambrosione con i suoi abbassamenti: non consentirò di stare troppo a lungo fra i canapi. Fatevi trovare pronti perché se ci sarà una forzatura e l’allineamento è buono si può anche andare via. Uomo avvertito, mezzo salvato.