Palio, i segni parlano del Drago e del Valdimontone / FOTO

Ma i cavalli bianchi ricorrono anche nei Drappelloni vinti dal Nicchio

Un particolare del Palio (Foto Lazzeroni)

Un particolare del Palio (Foto Lazzeroni)

Siena, 10 agosto 2018 - Il Drappellone  di un artista belga che parla toscano. E rende omaggio ai ricordi personali - i girasoli dentro ai quali fotografava la figlia, il suo primo cavallo bianco che si chiamava appunto Toscano  - e  ad una terra che ha iniziato ad amare grazie a Leo Ferré che fino al, 1993 ha vissuto a Castellina in Chianti.  Ma il Palio realizzato da Charles Szymkowicz, artista che ama il genere umano, come lui stesso dice, oltre che i colori intensi e pastosi, come fossero vestiti sulle persone, si presta alla ricerca di molti segni della cabala da parte dei contradaioli. 

E allora iniziamo: Impossibile non vedere in questa seta il Drago che potrebbe fare cappotto. La Madonna, infatti, sembra  indossare un manto pesante... La scritta 16 agosto 2018 è dentro i petali di un girasole, nelle intenzioni dell'artista, ma assomigliano tantissimo alle lingue rosso fuoco. Le fiammate del Drago, appunto. Così come la corona di  petali di girasole. Una bella sensazione dunque per la Contrada di Camporegio. Considerando che anche in questo Cencio è stato inserito l'autoritratto dell'artista (che tuttavia è giallo e blu), come aveva fatto Emilio Giannelli in quello da lui realizzato e vinto appunto a luglio dal Drago. 

Anche il Valdimontone crede fermamente che questo Palio finirà nel suo museo. Per i colori, appunto, dove il giallo e rosso sono protagonisti. Senza dimenticare poi che l'artista nella lunga frequentazione senese ha frequentato a lungo l'ex convento dei Servi, come ha ricordato ieri nella presentazione dell'opera il critico Enrico Crispolti. E i cipressi accanto alla Vergine? Quelli della Basilica dei Servi. 

Il rosso vivo è però anche il colore della Giraffa. E poi lo stesso sindaco Luigi De Mossi ha sottolineato che  c'è un  richiamo alla seta di Guttuso, vinta appunto dall'Imperiale nel 1971 dove, tra l'altro, campeggia un cavallo bianco.

Ecco, il cavallo bianco: la sua presenza fa sperare anche i nicchiaioli (1981, 1984 e 1998). Naturalmente il rosso è anche il colore del corallo. E se nel bestiario realizzato da Szymkowicz  la Pantera è centrale c'è anche una discreta dose di arancione nel Drappellone che il Leocorno ha subito colto. 

Tornando i cavalli bianchi, però, non sfugge che ce n'erano nei Palii del 1989 e in quello di luglio 2017 della Lupa. Ma c'era anche tantissimo rosso e giallo negli ultimi Drappelloni conquistati dalla Civetta: in quello del 2014 un bel barbero bianco in primo piano. Gialla e rossa la veste della Vergine raffigurata da Botero nel Palio vinto dalla Tartuca nel 2002. 

Ma questo è soltanto l'inizio di una lunga ricerca di segni, corsi e ricorsi sotirici. Somiglianze. La verità si conoscerà soltanto il 16 agosto al calar della sera.