L’odissea dei pendolari: "Bus strapieni"

Tra gli studenti in viaggio ogni giorno lungo la Cassia, tra San Quirico e Siena: preoccupazione e sistemi alternativi di trasporto

Studenti alla fermata del bus

Studenti alla fermata del bus

Siena, 1 ottobre 2020 -  Gli studenti ci scherzano su: "Delle volte ci fanno entrare tutti, altre volte no". Lo dicono sorridendo alle 7.15 di mattina mentre attendono il pullman “alla banca“, così chiamano la fermata dove passano gli autobus scolastici a Monteroni d’Arbia. Anche se paese che vai, assembramento che trovi. Per questo ci sono genitori che ci scherzano meno e su segnalazione dei figli che parlano di mezzi stracolmi hanno già iniziato a prendere precauzioni.  

C’è chi si improvvisa taxi portando e riprendendo i figli a scuola, impegni lavorativi permettendo, e chi ha iniziato a farsi sentire con lettere ai sindaci, con video degli assembramenti e foto fatte fare ai figli per farle diffondere. Non sono gli unici a preoccuparsi. C’è tensione anche tra i presidi, che a causa del trasporto scolastico potrebbero far svanire ogni loro sforzo fatto. Inoltre, si arrabbiano pure gli amministratori locali che devono fare i conti con le tante chiamate e sollecitazioni delle famiglie. Famiglie preoccupate che consigliano ai figli di rinunciare a salire sul mezzo troppo pieno e di aspettarne un altro. Peccato che in molti casi si parla di tempi di attesa lunghi e in altri casi, soprattutto per i comuni più lontani dal capoluogo, di orari improponibili. Perché, pur potenziato, il sistema dei trasporti che collega la provincia a Siena risulta vulnerabile, soprattutto se sottoposto alla massiccia presenza di studenti pendolari. All’interno di un autobus extraurbano che transita per Monteroni d’Arbia fino alle scuole senesi i posti a sedere sono totalmente occupati e ci sono anche molti studenti in piedi lungo il corridoio. Si torna a respirare solo dopo la fermata della Coroncina, quando la metà dell’autobus si svuota. Sono gli stessi studenti all’interno del mezzo a segnalare che non tutti gli autobus provenienti sia da Buonconvento che da Montalcino sono pieni.  

È il primo che passa ad essere preso sempre d’assalto. Ci sono infatti pullman che restano dentro la soglia dell’80% e altri che fanno fatica a non riempirsi come uova. Stessa storia per i pollicini urbani, soprattutto quelli che alla Coroncina caricano tutti gli studenti provenienti da “lontano“ per raggiungere le scuole nel centro cittadino. È bastato, infatti, restare cinque minuti alla fermata alle 8 di mattina per vedere quanto è semplice superare l’80% così come è semplice restare a piedi. Questo almeno è quello che pare emergere da una constatazione diretta. Ma le maggiori segnalazioni arrivano per il ritorno. "Questo è il viaggio peggiore", affermano alla fermata che collega Siena fino a Torrenieri, Montalcino e San Quirico.  

Si parla, nonostante due linee e il "no" degli autisti a tutti quegli studenti di Monteroni d’Arbia e Buonconvento che vorrebbero entrare, di pullman stracolmi già dopo poche fermate (ovvero il giro delle scuole). Stessa storia per la tratta che collega Montepulciano. Il risultato non può che essere uno solo, ovvero il rischio di produrre una bomba sanitaria che rischia di far registrare tanti contagi in più. Una nota positiva però c’è: gli studenti dentro ai pullman hanno tutti la mascherina. Almeno quella.