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Nerozzi, conta la parola: "Per me è un contratto". Scompiglio e Gingillo ma c’è anche Nieddu

Il giovane fantino lo aveva colpito a Mociano quando ancora non era capitano "Non abbiamo un problema di cavalli, c’è un un bel lotto di esperti. Mamma e moglie erano felici del mio incarico, spero mi guardino da lassù".

Aldo Nerozzi, capitano del Valdimontone, da quando è stato eletto ha corso i due palii 2024. Entrambi con Scompiglio e con l’avversaria in Piazza. Il 2 luglio la Contrada sarà invece da sola.

"Si corre un po’ più sereni anche se, come ho dichiarato più volte, l’obiettivo è sempre stato di pensare al Valdimontone e di fare bene per la mia Contrada. Chiaro che è parecchio meglio se la rivale non c’è".

Nerozzi riparte da Scompiglio? Sarebbe per il fantino la settima Carriera nei Servi.

"L’ho montato due volte e non ho certo problemi a farlo la terza. Anche perché vorrebbe dire che mi è toccato in sorte un cavallo buono".

Non teme le sirene che stanno facendo suonare altre Contrade, vedi il Bruco?

"Anche io suono le mie di sirene. Poi ci sono altri fantini che posso montare".

Negli ultimi anni il Valdimontone ha fatto esordire Shardana nel 2022, Brigante nel 2014 e, più indietro, Il Pesse nel 1982. Potrebbe essere la volta buona per Salvatore Nieddu?

"Non ho nessun tipo di problema, qualora non potessi montare uno dei fantini big perché non mi è toccato in sorte un cavallo di prima fascia".

Quali doti per la Piazza vede in questo fantino Nerozzi?

"Quando ancora non avevo incarichi, ero a Mociano, questo ragazzo mi colpì. Aveva qualità importanti per il Palio. Così quando diventai capitano andai subito a trovarlo. Il percorso è stato questo".

Nerozzi ha sempre ribadito la necessità di lanciare i giovani.

"Anche noi dirigenti dobbiamo aiutarli, stargli dietro. Sono ragazzi spesso davvero molto giovani. Oggi non è semplice per loro emergere. Devono fare il Protocollo, quindi vanno comprati i cavalli, portati e via dicendo. Il Valdimontone ha sempre avuto nel dna di investire nei giovani e di trovare nuove figure".

Gingillo ha detto che ha dei "macigni" da togliere dalle scarpe. Potrebbe farlo indossando il giubbetto dei Servi?

"Se il cavallo che ci tocca in sorte gli piacerà lo monto parecchio volentieri. Lo ritengo un fantino importante per il Palio".

Nerozzi è un esperto di cavalli. Benitos e Anda e Bola vengono messi sullo stesso piano: dentro insieme a tutti i migliori?

"L’unico problema che non abbiamo in questo Palio sono i cavalli. C’è un bel lotto di esperti, anche con l’età giusta e anche qualche nome nuovo molto interessante".

D’accordo sul far tornare in Piazza Tale e quale?

"A me piace. Anche se non corre da qualche anno non è comunque un cavallo sfruttato, l’hanno sempre tenuto per la Piazza".

I capitani dicono che bastano un paio di inserimenti.

"Due a luglio e altrettanti ad agosto. Quattro nuovi ogni stagione mi sembra la cosa giusta. Più di un paio a Carriera non li metterei".

Ha rivestito tanti ruoli nel Palio, da barbaresco a mangino, ora capitano: un insegnamento tratto di cui fare tesoro?

"Che la parola è la cosa più importante. Se io la do è come fosse un contratto. L’altra cosa è il rispetto di chi hai davanti".

Negli ultimi giorni è stato colpito da due lutti importanti in famiglia: la guarderanno dal cielo?

"Lo spero perché sia mamma che mia moglie erano strafelici del mio incarico. Lo spero veramente e ci credo moltissimo".

Domani la riunione in Comune dei capitani: eserciterete l’articolo 37, anche se è un parere non vincolante, togliendo dalla lista della previsita alcuni cavalli?

"Io non voglio levarne nessuno. Magari è l’unico che qualche fantino ha per farsi vedere... per me tutti dentro".

Farà un fioretto?

"Vediamo, è in corso di valutazione".

Nei rapporti con fantini e Contrade la cosa che più le dà noia?

"Sono molto schietto nei rapporti sia con le Contrade e in particolare con i fantini. Se devo dire loro qualcosa mi piace guardarli negli occhi e loro devono fare lo stesso con me. E se mi accorgo che uno dice una cosa e ne fa un’altra prendo le distanze".

I veterinari controlleranno le imboccature e le ferrature, è stato detto.

"Credo che, visto il tipo di tracciato, sulle ferrature nessuno si inventa niente. Possono guardare ma avranno poco da dire".

Le fasce per il Palio?

"Onestamente non le metterei".

Laura Valdesi