Negozi in centro, affitti solo per i ’grandi’

Al posto di Feltrinelli sta per aprire una catena straniera, la cartoleria Legami Milano ha scelto la sede dell’ex Liberty in Banchi di Sopra

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Il centro storico si trasforma con l’arrivo di nuove catene, ma anche di molti fondi vuoti con la conseguente diminuzione delle piccole botteghe. Un’immagine che ormai vediamo da tempo, ma che non sembra destinata a cambiare. Sempre più di frequente i negozi storici della città stanno lasciando le vie centrali, ormai diventate spazi destinati alle grandi catene o, nel peggiore dei casi, a restare vuoti e abbandonati per lunghi periodi.

Già da tempo a chiudere è stato uno dei due punti vendita di Feltrinelli in Banchi di Sopra. Uno dei fondi più centrali della città è rimasto vuoto per molti mesi, adesso però sembra pronto a ospitare una nuova attività. Un cartello "Cercasi commessa" indica l’apertura di un nuovo negozio. I rumors riferiscono dell’arrivo di una catena di abbigliamento, con punti di vendita in altre città della Toscana, che sembra appartenere a stranieri probabilmente di nazionalità cinese. Non ancora chiaro da chi sarà gestita l’attività, ma è la conferma di un allontanamento tra territorio e imprenditoria locale. Solo a pochi passi a chiudere è poi un altro negozio di abbigliamento, Liberty. Proprio in questi giorni sono in corso i lavori che daranno il via alla nuova catena che arriverà a breve, come indicato dal cartello affisso all’esterno. Sarà Legami Milano, nota cartoleria, che ha scelto di scommettere su Siena e, in particolare, su un fondo storico della città. Una novità che forse sarà apprezzata dalla cittadinanza, ma che conferma il rapporto tra centro storico e le grandi catene.

Ma non solo, sono infatti sempre più in crescita i locali che non riescono a trovare un nuovo brand restando così abbandonati per lunghi periodi. Molti di questi si trovano in pieno centro, come l’ex pelletteria Benheart, in via Pianigiani. Uno spazio vuoto con il cartello "Affittasi" all’esterno è solo uno dei simboli di una città che sta cambiando volto.

Il locale è stato visitato nell’ultimo periodo da vari imprenditori, non senesi, che vorrebbero portare in città un negozio di accessori, ma al momento l’accordo non è stato trovato. I prezzi degli spazi nel centro storico e l’attuale situazione economica a livello internazionale non aiutano la crescita di piccole botteghe incrementando solo l’arrivo delle grandi catene, le uniche in grado di sostenere determinati costi.

Quello che emerge passeggiando per Siena è così la scomparsa anno dopo anno di quelle che erano le attività storiche della città. A sostituirle le grandi marche oppure soltanto l’immagine della desolazione e anche della sporcizia di fondi completamente lasciati abbandonati. Un’immagine che richiede una riflessione profonda per non perdere elementi che sono propri dell’identità della città stessa.

Veronica Costa