Mussari è stato diffamato Ex vigilessa condannata

Scatta la multa. E dovrà pagare anche un risarcimento di 7mila euro. Tutto era nato da frasi scritte sul profilo social di un organo di informazione

di Laura Valdesi

SIENA

"Parliamo di una delle persone che sono state fra le più potenti d’Europa. Possiamo dire davvero che le affermazioni fornite a cuor leggero da una persona che sta seguendo adesso un percorso riabilitativo sono state offensive? Si tratta di una donna che ha evidentemente problemi, tra l’altro evidenziati", arringa l’avvocato Sandro Sicilia. L’uomo potente a cui si riferisce è Giuseppe Mussari, ex presidente del Monte dei Paschi e dell’Abi. La sua assistita è una ex vigilessa accusata di diffamazione aggravata sui social che vedeva appunto come parte civile nel processo proprio Mussari, difeso dall’avvocato Roberto Martini. Che ha invocato ieri la condanna per la ex vigilessa, Giovanna Ricci, chiedendo anche una provvisionale immediatamente esecutiva. Dieci mesi, questa doveva essere la pena secondo il pm. "Assoluzione nella forma ritenuta di giustizia", la richiesta del difensore. Il giudice Francesco Cerretelli ha impiegato 5 minuti per emettere una sentenza che aveva evidentemente già chiara in mente. La donna, ieri non era presente in aula come pure Mussari, è stata condannata al pagamento di 1500 euro di multa e al risarcimento nei confronti dell’ex presidente del Monte di 7mila euro, oltre alla liquidazione delle spese legali. La diffamazione sui social avrebbe riguardato anche Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita, che non si era però costituito preferendo rivolgersi al giudice civile che aveva disposto un risarcimento di 14mila euro sempre da parte della donna. Tutto per un commento sferzante nei suoi confronti del 6 marzo 2020, a corredo di un articolo sui social in cui si lanciava un appello relativamente all’emergenza sanitaria.

Sia Rosati che Mussari avevano testimoniato nell’udienza del 16 maggio scorso. L’ex presidente di Banca Mps aveva ribadito di ritenere inaccettabile l’essere indicato come mafioso, accusa gravissima per ogni persona, ancora di più per chi proviene da una terra come la Calabria. Quanto "alla droga – disse – non l’ho mai usata. E massone non lo sono mai stato".Tali parole erano state invece usate dalla ex vigilessa sul profilo social di un organo di informazione commentando una vicenda che nulla aveva a che vedere con Mussari visto che si parlava di una persona denunciata perché mentre c’era il lockdown andava in giro in città postando dei video.