Monte e Robur l’ora dei progetti non delle parole

Pino

Di Blasio

Una banca che ha un fardello di 10 miliardi di euro di richieste danni, equamente divisi tra cause e richieste stragiudiziali, che capitalizza in Borsa 1 miliardo e 700 milioni, che rischia di ritrovarsi in pancia 8 miliardi di crediti dubbi, più un miliardo di asset patrimoniali, se la Bce non darà il disco verde all’operazione Hydra, non può essere considerata appetibile per eventuali acquirenti. Aggiungete il fatto che il cammino virtuoso imboccato nella gestione Morelli, con ritorni all’utile e riconquista di fiducia e fette di mercato, si è bruscamente interrotto, sia per l’epidemia che per nodi strutturali non sciolti e vincoli troppo stringenti del piano di ristrutturazione, e il risultato è una banca che ha bisogno di miliardi per restare a galla, che possono venire solo dallo Stato.

Per questo la politica, dai 5Stelle a pezzi sempre più grandi del Pd, da Salvini e la Lega a Forza Italia e Fratelli d’Italia, auspica il Monte dei Paschi pubblico, che ripiani perdite, consenta assunzioni di giovani anche se ci sarebbero altri 1.750 dipendenti da tagliare, paghi gli npl a prezzi vantaggiosi e garantisca perfino le richieste danni. Una nuova Alitalia, perennemente da salvare e da far sposare a qualcuno con le spalle larghe per farla volare. Soluzione perfetta, solo che qualcuno deve dirla al Tesoro, al ministro Gualtieri, alla Bce, all’Europa e al mercato. Ed è lì che cominceranno i guai che complicheranno quella soluzione semplice.

Passando alla Robur, la battuta più amara l’abbiamo sentita da un tifoso ieri: Siena-Mens Sana 2 a 2, il pareggio dei fallimenti e dei salti nel buio. Sulle colpe delle Durio e sulle domande alla cordata armena di presunti salvatori, abbiamo già scritto. Concordiamo con il sindaco De Mossi quando dice che è finita l’epoca di chi veniva a Siena per prendere. La città e la Robur, come il Monte e altri tesori di Siena, avrebbero bisogno di progetti e risorse. Non più di parole. Ben vengano i progetti, anche se arriveranno da Yerevan.