’Messaggio da Gaza’. Spettacolo alla Stranieri con le voci dalla tragedia

Il rettore Montanari: "Vogliamo rompere il silenzio sul dramma della Striscia. La prima nazionale dell’Az Theatre, le testimonianze di Hossam al-Madhoun".

"Vogliamo dare voce alle vittime di una tragedia che muoiono nel silenzio. E’ uno spettacolo che sarà una tragedia greca, contemporanea e reale, purtroppo". E’ l’impulso che ha mosso Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri, nel portare in scena, mercoledi 15 maggio alle 17, nell’aula magna Virginia Woolf, la prima nazionale di ’GAZA ORA messages from a dear friend’. E’ la versione in italiano del progetto di Ruth Lass e Jonathan Chadwick, prodotto da Az Theatre di Londra, uno spettacolo con letture delle testimonianze di Hossam al-Madhoun, regista e produttore teatrale di Theatre for Everybody, a Gaza.

L’evento, costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi sei mesi, porta lo spettatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.

Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo. I testi, tradotti in italiano, sono letti e interpretati da gruppi di artisti di diverse provenienze, per dare voce a un chiaro messaggio di pace e di solidarietà con il popolo Palestinese: proprio in questo alternarsi di voci, spettatori e lettori saranno chiamati alla riflessione.

Dopo la prima nazionale a Siena, l’evento si sposterà poi in altre città italiane, tra cui Bologna, Firenze, Napoli, Roma, Genova e Milano. "A Firenze - rivela il rettore Montanari - stiamo pensando di inserire tra i lettori padre Bernardo, abate di San Miniato. A Siena invece saranno gli attori dell’Az Theatre, essendo la prima nazionale".

Tutti i partecipanti al progetto daranno il loro contributo gratuitamente e i ricavi saranno devoluti in aiuti umanitari a Gaza attraverso vari canali, tra cui Medici Senza Frontiere. "Più che polemiche, mi aspetto grande partecipazione" chiude Montanari.

Carola Causarano