Maxi truffa dei diamanti. Il caso ’trasloca’ a Siena

Così ha deciso il gup di Milano per la posizione di Banca Mps e alcuni dirigenti. Il reato per gli imputati è autoriciclaggio. Il faldone arriverà alla procura

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Maxi truffa dei diamanti. Un troncone con il presunto raggiro della vendita dei preziosi a prezzi gonfiati arriva a Siena. Così ha deciso ieri il gup di Milano Manuela Scudieri spacchettando il procedimento che coinvolge 105 persone fisiche e cinque società. Oltre 80 resteranno nel tribunale del capoluogo lombardo, mentre le restanti posizioni sono state trasmesse agli uffici giudiziari di Roma, Verona e di appunto di Siena. La decisione è stata presa in quanto alcuni avvocati degli imputati avevano sollevato l’eccezione relativamente alla competenza territoriale su cui si è pronunciata ieri il giudice Scudieri dopo oltre due ore di camera di consiglio.

Sarebbero una trentina le posizioni nei confronti delle quali il gup si è dichiarata incompatibile territorialmente, tra persone fisiche e giuridiche per le quali il pm Grazia Colacicco aveva chiesto il rinvio a giudizio nel procedimento ’Crazy Diamond’. Che è relativo, appunto, ad una presunta truffa ai danni di tantissimi risparmiatori da parte di società che attraverso il sistema bancario promuovevano o vendevano diamanti a prezzi notevolmente superiori rispetto all’effettivo valore. Le accuse che venivano avanzate, a vario titolo, agli imputati tra cui le banche ai sensi della legge 231, sono quelli di autoriciclaggio, truffa aggravata, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e corruzione fra privati. L’inchiesta del pm Colacicco aveva accertato, come detto, presunti profitti per quasi 500 milioni di euro nei confronti di molti investitori, alcuni dei quali vip quali Vasco Rossi per cui l’episodio però era prescritto ed è intervenuta l’archiviazione.

Cosa succede adesso. A Milano restano Banco Bpm, Unicredit e Banca Aletti, Intermarket Diamond Business in qualità di enti ed 84 imputati. Alcuni lo saranno anche a Verona. A Roma invece va chi è accusato della truffa legata a Diamond Private investment (la società ha patteggiato), compresi alcuni direttori di filiali toscane dove sono stati sottoscritti i contratti. Il gup trasmetterà invece a Siena la parte del procedimento che riguarda Banca Mps, come persona giuridica, e alcuni dirigenti (dovrebbero stare nel palmo di una mano, due difesi dall’avvocato Stefano Cipriani) per cui si delinea il reato di autoriciclaggio. Le motivazioni della sentenza del gup ci saranno fra 30 giorni. Quindi il grande faldone di indagini, migliaia di pagine, arriverà negli uffici del gup di viale Franci che li trasmetterà poi alla procura. Spetterà ad essa valutare se fare altre contestazioni o andare in udienza preliminare con gli elementi attuali. Servirà comunque qualche mese.

La.Valde.