Masi ’interroga’ l’amministrazione: "Sia parte attiva"

La casa circondariale di Santo Spirito a Siena presenta criticità legate a sovraffollamento, carenza di personale e mancanza di un giudice di sorveglianza stabile. Il Pd chiede interventi per migliorare le condizioni dei detenuti e dell'intera comunità penitenziaria.

"La casa circondariale di Santo Spirito a Siena è sorta come carcere dal 1848 presso l’omonimo monastero del 1300 in piazza Santo Spirito, in zona Porta Pispini, ed è quindi inserita nel cuore della città. La struttura è difficile, ma significativa, perché inserita nella città e non isolata nella periferia. Alla ristrettezza degli spazi, con celle piccole e servizi in ambiti angusti, si unisce il tema, si legge sulla stampa, del sovraffollamento (i detenuti sono più di 70 rispetto ad una capienza regolamentare di 58), la carenza di personale sia penitenziario che amministrativo e la mancanza di un giudice di sorveglianza stabile che possa seguire le varie istanze, compresi gli accessi ai benefici previsti per legge", scrive Alessandro Masi in un’interrogazione depositata a nome del Pd in Comune. "Nonostante l’impegno degli operatori e dei tanti progetti delle istituzioni e del terzo settore, le condizioni dei detenuti, degli operatori e dell’intera comunità penitenziaria vanno quindi migliorate. Prima i sindacati e poi i parlamentari hanno quindi sottoposto queste criticità all’attenzione dell’opinione pubblica, del dibattito parlamentare e del Ministero della Giustizia". Conclude l’interrogazione: "Per questo si chiede di conoscere se l’amministrazione abbia chiara la situazione della Casa circondariale di Siena e se ci sia l’intenzione di farsi parte attiva per chiedere al Governo e al Ministero della Giustizia un miglioramento concreto delle condizioni di vivibilità e funzionamento del carcere di Santo Spirito".