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Ma c’è anche l’alcool: "Ci facciamo uno shottino ?" In aumento l’uso di bevande ‘forti’ tra i giovani

Il ‘Binge drinking’ significa ubriacarsi velocemente ma in una sola volta per poi lasciar stare la bottiglia

Il consumo dell’alcool da parte dei giovani avviene in modo dannoso principalmente fuori dai pasti, ad esempio assumendo gli alcoolici in maniera esagerata e molto veloce. In Italia il 20% dei giovani che fanno uso di alcoolici si riscontra nella fascia d’età tra i 14 e i 17 anni. L’alcool causa azioni involontarie e spesso pericolose. In questi casi i giovani lo assumono in modo diverso rispetto alle generazioni precedenti: se gli adulti consumano alcool durante i pasti i giovani assumono queste sostanze in singole occasioni e seguendo la moda del “binge drinking” ovvero ubriacarsi velocemente in una sola volta per poi non toccare alcool per molto tempo. Usano questo modo di ubriacarsi soprattutto in contesti di socialità. I giovani tendono a sottovalutare i rischi e le conseguenze dell’alcol pensando che “un goccetto non può fare tanto male”. Uno dei modi per distogliere la loro attenzione dagli alcolici è ricordargli gli effetti di queste sostanze. Infatti l’alcolismo causa danni fisici (diarrea, tumore al seno, al fegato, al pancreas, al tubo digerente, alla bocca e al retto, vomito, mal di pancia e mal di testa). Ma soprattutto psicologici e a volte a lungo termine come comportamenti impulsivi e incoscienti con attacchi di aggressività, perdita di memoria e allucinazioni.