"L’intelligenza del mondo". I cinquanta ricercatori ’laureati’ da Vespignani

PhD Graduation Day, il rettore Di Pietra: "Il vostro destino è far crescere la società". Cure più umane alla Misericordia, la Biodiversità nella Carta, la musica degli Abba.

"L’intelligenza del mondo". I cinquanta ricercatori ’laureati’ da Vespignani
"L’intelligenza del mondo". I cinquanta ricercatori ’laureati’ da Vespignani

Le stelle luminose della ricerca senese brillano sotto i riflettori di Bright Night. L’evento ha animato Siena per l’intera giornata, aprendo le porte dell’accademia a studenti, cittadini, giovani e meno giovani. Laboratori, esperienze e intelligenza artificiale al centro delle attività promosse dal San Niccolò e dal Santa Chiara Lab, medicina e nuove frontiere all’ex convento San Martino, biodiversità, Europa e innovazione al Rettorato. Protagonisti anche luoghi non universitari come il Tartarugone, le Logge del Papa, Palazzo Pubblico, il Campo e la Fortezza, prosceni del lavoro dei dottori di ricerca. Cinquanta dottorandi sono stati celebrati nel PhD Graduation Day, che ha visto la partecipazione di Alessandro Vespignani. "La ricerca scientifica e i suoi prodotti – ha detto il rettore Roberto Di Pietra ai nuovi dottori - sono la possibilità di far progredire la nostra società. Il vostro destino è continuare a sviluppare questa capacità".

"Voi siete la vera intelligenza di un mondo nel quale si parla tanto di intelligenza artificiale – ha detto Vespignani nella sua lectio sulla scienza in tempo di crisi -. La ricerca non vive solo nelle mura accademiche. La scienza deve essere messa a servizio della società per affrontare le grandi crisi, come la pandemia ci ha ricordato".

La giornata è proseguita con eventi e incontri, fra cui quello dedicato ad un approccio medico in grado di mettere l’uomo al centro. Il dibattito ’Umanizzazione delle cure: non solo macchine ma anche persone’ ha visto gli interventi di Elena Bargagli, Carlo Valerio Bellieni, Monica Bocchia, Luca Luzzi, Davide Orsini e Andrea Pozza. Presente fra il pubblico anche l’ex rettore Francesco Frati, che alle 18 e 30 si è poi spostato per moderare "Biodiversità: dalle parole ai fatti". "La storia potrebbe cominciare l’8 febbraio 2022, quando il Parlamento ha approvato una modifica all’articolo 9 della Costituzione, che nella nuova formulazione include la tutela dell’ambiente e della biodiversità – ha detto Frati -. Poche settimane prima il ministero dell’università aveva pubblicato un bando per la creazione di 5 centri nazionali su tematiche strategiche e il 17 giugno 2022 ha approvato la costituzione del National Biodiversity Future Center". A raccontare i passi avanti ricercatori e zoologi dell’Università e del Comune. La giornata si è conclusa in Fortezza con gli ’Abba Celebration’.

Eleonora Rosi