"Le opere sbloccate? Ora servono i fatti"

Il presidente di Ance Siena, Andrea Tanzini: "Le imprese delle Costruzioni vanno sostenute, non ostacolate"

Migration

"Continuiamo a sognare. Il mondo delle imprese non ha bisogno di sogni, ma di solide realtà". Così il presidente di Ance Siena, Andrea Tanzini, sul decreto Semplificazioni che punta a sbloccare i cantieri: "Annunci di immediata liquidità alle imprese, decreti rilancio, bazooka economici e finanziari – tuona – tutto bello. Poi c’è la realtà e nulla è come si pensava, anzi. Spesso ci sono correttivi che generano stravolgimenti e limitazioni con dilazioni di tempo". Tanzini non usa mezzi termini: "Questo modo di operare genera la perdita di fiducia su ciò che le istituzioni dicono al Paese e poi realmente attuano".

Il riferimento va al bonus del 110% che "troverà le imprese disorientate e boccheggianti di liquidità, in particolare quelle più strutturate che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione". Tanzini segnala "tanti problemi soprattutto per il meccanismo dello split payment. Difficilmente si riuscirà a sostenere l’onere finanziario dello sconto in fattura. Lo split payment nasconde una fregatura della peggiore Italia: non onorare gli impegni e spostare il pagamento del dovuto nel tempo con meschini tecnicismi": "Le amministrazioni pubbliche non versano l’Iva alle imprese che hanno svolto un lavoro al momento dell’emissione della fattura, queste invece la devono versare ai loro aventi causa con un ovvio sbilanciamento di cassa; quindi l’impresa va a credito verso lo Stato che si prende del tempo per rimborsarla". E poi: "E’ in vigore la fatturazione elettronica, perché prorogare di tre anni lo split payment, creando cassa per lo Stato a discapito delle imprese cui vengono drenate liquidità?". Tanzini conclude: "Il portare allo stremo il settore delle costruzioni con norme su norme è da scellerati. Le imprese vanno sostenute dalla Pubblica amministrazione. Sarebbe sufficiente pagarle puntualmente, non costringerle a fare ulteriori debiti. La crisi post Covid si sente anche nella Cassa edile senese, che registra la perdita di 431 posti di lavoro".

C.B.