Le donne da oggi sono meno sole, arriva lo Sportello Antiviolenza

Il servizio è stato messo a disposizione dalla Pubblica Assistenza Montagnola Senese: ecco come funzionae

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Un nuovo servizio della Pubblica assistenza Montagnola a disposizione della comunità. È lo sportello di ascolto antiviolenza ‘Vanessa’ che è stato presentato nei giorni scorsi al centro culturale La Tinaia di Sovicille alla presenza del cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena; del sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti; del presidente di Anpas Toscana Dimitri Bettini; del coordinatore provinciale Anpas, Andrea Nuti e del presidente della Pubblica Assistenza Montagnola Senese Odv, Michele Gambelli. Gambelli ha ripercorso le tappe che hanno condotto un gruppo di volontarie della Pubblica assistenza, affiancate da Anpas Toscana, ad aprire uno Sportello di ascolto antiviolenza nel territorio di Sovicille e ha ricordato che lo sportello è nato con lo scopo di dare sostegno a chiunque abbia subito violenza.

In totale riservatezza e nel pieno rispetto della privacy, le donne in stato di necessità possono chiamare il 353.4193336, attivo h. 24, o mandare un WhatsApp. Una volontaria si mette immediatamente a loro disposizione per colloqui personali su appuntamento. Gli incontri avvengono in una sede protetta della Pubblica assistenza, con possibilità di avviare percorsi di sostegno tramite assistenza psicologica e legale. Ci sono regole chiare: la più importante è mettere la donna a proprio agio ascoltandola, senza giudicare. A ribadire l’importanza di creare una rete tra sportelli e centri antiviolenza per sostenere e proteggere le donne maltrattate Vittoria Doretti, ideatrice del Codice Rosa; Elisa Serafini vice presidente nazionale dell’Associazione DI.Re; Roberta Guerri funzionaria della Provincia.