"Lavoro dentro le Contrade per correre il Palio"

Il priore della Lupa guarda alle sfide future e declina gli appuntamenti della festa titolare. "Lo Straordinario? Semmai a settembre 2022"

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di Laura Valdesi

SIENA

"Una festa titolare molto nostra", annuncia il priore della Lupa Carlo Piperno. Questa la ’cifra’ degli eventi organizzati in Vallerozzi che culmineranno domenica nel Giro. La parola d’ordine è stata ’cose semplici’ e che facciano da collante ad una comunità che ritrova il piacere di stare insieme. "L’idea della mostra fotografica – declina Piperno – ci venne nel novembre 2020 quando eravamo di nuovo costretti in casa. Scatti dei lupaioli, anche di fotografi, che raccontavano Siena, il Palio e la Contrada. Di qui è nata un’esposizione digitale, ora esposta. Una cinquantina di foto sono state stampate e sistemate nel piazzale della Società. Attimi che evocano ricordi. E che magari appunto uniscono, scaldando il cuore".

Poi è tornato in Vallerozzi il fantino del Cappotto, Scompiglio.

"Un’iniziativa non della Lupa ma che abbiamo accolto volentieri.Sempre intrigante la figura del fantino che fa arrabbiare ed esultare i popoli. Interessante anche mettere tre generazioni a confronto: chi ha scritto la storia del alio, chi la sta ancora facendo e chi scalpita per raccogliere il testimone".

Cene tutte all’aperto?

"Sì, se ci fosse maltempo verranno annullate. Non volevamo discriminare chi ha o meno in green pass in occasione della festa titolare che deve essere per tutti".

Il seggio è in scadenza ma ci sono progetti già avviati da proseguire?

"Fra gli altri quello di effettuare il restauro del tabernacolo in via dell’Abbadia all’angolo di Vallerozzi. Devono ristrutturare il palazzo e intendiamo cogliere l’occasione per donare, come venne fatto nel 1930, un tabernacolo rinnovato alla città".

Bisogna iniziare a parlare di Palio con le istituzioni per poter correre nel 2022?

"Occorre lavorare soprattutto internamente, nelle nostre Contrade. Avviando un percorso e un ragionamento attento in quanto il Palio non si potrà fare come nel 2019. Scordiamocelo. Avremo restrizioni che concorderemo con chi di dovere. Va compreso quali possono essere i paletti. Un esempio: magari 50 persone dietro al cavallo non è accettabile, 500 sì. Dico numeri a caso. Insomma, andrà fatto un percorso com’è stato per i Giri, confrontandoci. E arrivando ad un punto d’incontro che viene ritenuto onorevole".

Bisogna tornare a correre.

"E’ importante rivedere la terra in Piazza. Ma, ripeto, è necessario prima guardarsi all’interno e poi cercare un’intesa con chi di dovere, in primis il Comune che organizza la Festa".

Che ne pensa Piperno di un eventuale Straordinario?

"Io intanto farei i due Palii ordinari. A maggio sarebbe anticipatissimo, vorrebbe dire arretrare tutto l’iter, troppo a ridosso dell’inverno. Credo che sia più facilmente realizzabile a settembre".

La Lupa ha vinto tanto ultimamente ma ha ancora fame di successo.

"Quando vincendo ti diverti... va da sé".

Il messaggio che darà ai lupaioli che sia faro per i prossimi mesi.

"Ripeterò quanto ho già detto il 16 agosto. Il nostro lavoro è incentivare unità e voglia di stare insieme. Capendo che è cambiato il modo di vivere in società e nella Contrada, adeguandoci e ritrovando il desiderio di stare insieme. La forza di questa città è l’unità delle 17 Consorelle e all’interno delle stesse".