Lancio del panforte, torna la sfida. In piazza trentadue squadre

Si rinnova la tradizione che vede giovani e anziani gareggiare per giorni. Il dolce andrà poi in beneficenza

Ventesima edizione del "Gioco Popolare del Panforte" con 32 squadre e duecento tiratori, riserve comprese. Pienza si prepara ad ospitare la maratona dei tiri con il panforte che prende il via lunedì prossimo per concludersi il giorno prima di San Silvestro. E’ una rievocazione storica che ha coinvolto tante persone, grandi ma anche giovani, che hanno aderito da paesi sia della Val d’Orcia sia della Valdichiana. Un torneo in grande stile, due tavoli da tiro posti sotto le logge del comune che guardano il Duomo. Una organizzazione del "Comitato del gioco del Panforte" coordinata da Fabio Martini che, congiuntamente ad altri volontari, cura le fasi del torneo nei minimi particolari. Ad iniziare dalla personalizzazione, sia grafica (realizzata dal compianto professor Paolucci con una immagine di Pio II) che strutturale, degli ottanta panforti destinati alle gare. Lo spessore della carta (di maggiore spessore rispetto a quelle che avvolgono i normali panforti perché devono resistere alla serie di lanci) il peso (il panforte che viene lanciato pesa settecento grammi) sono le caratteristiche degli esemplari che verranno utilizzati per le gare. Panforti che dopo il gioco andranno in beneficienza alla Caritas, perché, seppur meno consistenti rispetto alla loro produzione, mantengono la bontà e il gusto dei migliori panforti. Per vigilare, decidere, tenere le "misure" dei lanci un pool di arbitri che si alternano ai vari tavoli. La regola è quella storica del gioco del panforte: vince la squadra che, dopo i lanci assegnati, ha realizzato la migliore capanna. Ovvero il panforte che oltrepassa la fine del tavolo ma non cade, fa "capanna".

Massimo Cherubini