Laini nuovo governatore dell’Oca: "Punto a tenere unita la Contrada. Palio, per luglio siamo pronti"

Dedica l’elezione al babbo Fabio. Si ritiene fortunato: "Due rientri nella Sedia ed altrettanti successi"

Laini nuovo governatore dell’Oca: "Punto a tenere unita la Contrada. Palio, per luglio siamo pronti"

Laini nuovo governatore dell’Oca: "Punto a tenere unita la Contrada. Palio, per luglio siamo pronti"

di Laura Valdesi

SIENA

"Una grande emozione. Fino ad ora mi ero occupato solo degli aspetti tecnici ed amministrativi ma dopo l’elezione ho sentito tutto il peso e la responsabilità del ruolo che ricopro. ’Appesantito’, in senso positivo, dall’affetto di tutte le persone che mi vogliono bene", spiega Claudio Laini. Eletto ieri governatore dell’Oca, raccoglie il testimone da Francesco Cillerai. Sposato con due figli, di 13 e 18 anni, perito libero professionista, ha ottenuto quasi il 70% dei consensi. "Una percentuale ’moderna’, visto quale è in linea generale l’andamento elettorale negli ultimi tempi. Chiaro che da parte me ci sarà il massimo impegno per andare incontro alle esigenze di tutti i contradaioli", assicura Laini che ha 54 anni ed una famiglia ocaiola doc.

Quali incarichi ha ricoperto precedentemente in Fontebranda?

"Quello di provveditore nel 2006 con Lorenzo Fondelli, quindi due mandati da vicario. Credo di essere abbastanza rodato e a conoscenza delle dinamiche interne nell’organizzazione della Contrada".

Governatore di un popolo fresco di vittoria nel Palio.

"Il successo dell’Assunta ha mostrato in modo chiaro che siamo una Contrada sostanzialmente cambiata rispetto a pochissimi anni fa, a partire dalla quantità di persone che la frequentano. Avendo partecipato all’organizzazione dei festeggiamenti ho rilevato numeri impensabili. Aspetto positivo perché ho compreso che non erano legati dall’evento, la vittoria appunto del Palio, ma c’erano giovani, figli e nipoti, anche pronipoti di ocaioli. Insomma, una sorta di famiglia allargatissima".

Gestirla richiederà grande impegno.

"Tre gli obiettivi che mi pongo. Il primo è quello di fare in modo che nessuno sia escluso tenendo insieme il più possibile le anime di Fontebranda. Secondariamente occorre proseguire nella buona amministrazione seguendo tecnicamente il metodo tracciato da più mandati. Infine i risultati, non ultimi quelli palieschi. Prontissimi anche per luglio nella maniera più assoluta".

Il rapporto con il capitano Stefano Bernardini?

"Di assoluta stima e fiducia reciproca. C’è sintonia".

L’Oca di cosa ha necessità?

"Mi ripeto, prima di tutto di far convivere il gran numero di contradaioli che abbiamo. I giovani con gli adulti e le generazioni più anziane".

Sotto il profilo immobiliare?

"Diversi gli interventi già programmati per la conservazione e la valorizzazione museale e per la manutenzione del patrimonio immobiliare. Poi c’è il rinnovo dei costumi, un’altra priorità".

Una telefonata, post elezione, che le ha fatto piacere?

"In realtà l’ho fatta io a Fulvio Bruni per condividere questo momento particolarmente felice. Con lui ci siamo molto spesso confrontati".

A chi dedica questa elezione?

"A mio babbo Fabio per avermi fatto nascere e crescere in un ambiente magico e meraviglioso come questo".

Come intende interpretare i rapporti con la Torre?

"Sono amico del priore Massimo Bianchi fin da quando eravamo piccoli. Mi auguro di costruire un rapporto di collaborazione e confronto. Quando si parla di Palio e siamo in Piazza, naturalmente, saremo rivali. Direi che siamo fieri di avere una grande avversaria come la Torre".

Laini si ritiene fortunato?

"Nel 2006 entrai in Sedia con Fondelli e nel 2007 l’Oca vinse subito, poi rientrai nel 2012 con Bruni e nel 2013 vincemmo con Guess. Adesso spero di essere altrettanto fortunato".