di Laura Valdesi
SIENA
I capitani vogliono prendere le misure con ’ il metro’ sanzionatorio della nuova giunta. Quindi approfondiscono le motivazioni con cui sono state confermate in blocco le punizioni dell’Assunta per capire a cosa potrebbero andare incontro, soprattutto chi ha la rivale al canape. Un messaggio chiaro arriva dalla delibera che riguarda il caso Bighino nell’Aquila. Il fantino ha avuto 5 Palii di squalifica, uno la Contrada. Nel ricorso il primo aveva picchiato duro sostenendo che l’assessore delegato "ha voluto proporre una sanzione esemplare e sproporzionata". La giunta ha ribattuto con un esempio concreto che consente di capire cosa aspettarsi in futuro. "I precedenti analoghi alla fattispecie sembrano coerenti con la proposta dell’assessore delegato – si legge negli atti –, vedi la deliberazione della giunta n.405 del 2015 con cui si squalificava la Contrada del Valdimontone per due Palii mentre il fantino veniva squalificato con deliberazione numero 407 per 10, ovvero con la medesima proporzione di che trattasi". Non solo. "Seppur per fatti valutati più gravemente si può citare - recita ancora l’atto – la delibera n.502 del 2019 con cui venivano comminati 7 palii di squalifica al fantino dell’Oca. La sanzione proposta dall’assessore, sia in assoluto che in relazione a punizioni date alle Contrade, non sembra rappresentare quindi la punizione esemplare richiamata da Bighino". Fin qui la questione del ’metro’ utilizzato dalla giunta Fabio che, facendo riferimento al caso dell’arpionata di Veleno II a Tittia del 2015, lascia intendere alle dirigenze quale sarà il suo orientamento attorno al quale resta forte il dibattito, oltre che il malumore.
Venendo invece alle ragioni per cui la difesa del fantino non è stata condivisa, si ribadisce che il suo comportamento è stato "particolarmente grave, si è infatti disinteressato da subito intenzionalmente di mantenere la propria posizione fra i canapi, ha cercato ininterrottamente di ostacolare la Pantera, ha contribuito a creare una situazione di grande confusione tra i canapi, si è posizionato ripetutamente davanti alla rincorsa, ha manovrato incessantemente il cavallo Viso d’Angelo spingendolo in modo incauto, biasimevole e plateale addosso alla Pantera. Bighino ha quindi tenuto un atteggiamento contrario al Regolamento e in grado di compromettere il regolare svolgimento della Festa".