La festa della Coldiretti: "Ottant’anni in campo pensando al futuro. Testimoni di qualità"

L’anniversario dell’organizzazione di categoria celebrato al Garden. Cesani, presidente toscana: "Petizione per cambiare le regole doganali. Il Brennero è una frontiera colabrodo per prodotti senza origine".

La festa della Coldiretti: "Ottant’anni in campo pensando al futuro. Testimoni di qualità"

La festa della Coldiretti: "Ottant’anni in campo pensando al futuro. Testimoni di qualità"

"Dopo 80 anni è tempo di bilanci, si guarda al passato ma è il futuro che ci interessa". Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana, durante i festeggiamenti per gli ottanta anni di storia del consorzio. "L’argomento principe a livello regionale – ha spiegato Cesani - è di richiedere un piano straordinario di contenimento per la fauna selvatica, che è fuori controllo, ed è una priorità per tutti i territori. A livello nazionale invece, ma soprattutto europeo, stiamo raccogliendo firme per richiedere la modifica del codice doganale, perché quello che abbiamo trovato al Brennero è una frontiera colabrodo da dove arrivano alimenti senza origine. Questo per noi, che siamo i testimoni di un’agricoltura distintinva, di qualità e che tutela la biodiversità, è assolutamente inaccettabile".

Coldiretti è determinata a non perdere la propria identità e portare avanti le storiche battaglie legate ai prodotti made in Italy. "Tanti anni e non sentirli – ha commentato Luigi Sardone, presidente provinciale Coldiretti -. In futuro le priorità saranno sempre legate al cibo, al made in Italy e a quello che i nostri figli mangeranno. Coldiretti non si ferma all’orgine, al padre fondatore Paolo Bonomi che ne ha segnato la storia, ma pensa al futuro. Oggi stiamo raccogliendo le firme per arrivare all’etichetta europea, perché non è più tollerabile che arrivi cibo straniero che viene etichettato come italiano solo in base all’ultima lavorazione".

Per quel che riguarda il territorio senese le richieste arrivano chiare, soprattutto in quei comuni che a breve andranno al voto. "Le richieste per le amministrazioni locali riguardano i piani operativi dei comuni – ha spiegato il direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli -, le attività che i comuni fanno nella promozione dei loro territori, le attività che possono fare nell’applicazione di alcune norme e di alcune opportunità per le imprese. Penso al completamento della banda larga in tutta la provincia, che è indispendabile per chi fa attività agrituristica".

Coldiretti ha già aperto un percorso di dialogo con i comuni della provincia e con i candidati alle prossime elezioni: "Con le amministrazioni comunali stiamo discutendo anche di quello che loro possono fare per il contenimento della fauna selvatica, perché in termini di pressing politico verso la regione hanno molte competenze – ha detto il Solfanelli -. Abbiamo in programma di incontrare tutti coloro che si candideranno nei comuni nella provincia proprio per portare questo tipo di istanze". In ottant’anni molte battaglie sono state vinte, altre si stanno ancora combattendo, ma il bilancio di Coldiretti Siena è positivo.

"Festeggiare questo traguardo vuol dire festeggiare le nostre radici e proiettarsi nel futuro – ha commentato il direttore -. Stasera mostreremo la gloriosa storia di Coldiretti, una storia di democrazia economica e di democrazia politica per il nostro paese. Faremo vedere anche quello che Coldiretti ha progettato per il futuro e quelle che sono le sfide che vogliamo affrontare e come le affronteremo".

Eleonora Rosi