REDAZIONE SIENA

La città ‘protetta’ nell’opera del maestro Merlini

Il drappellone è quello per la carriera del 2 luglio 1907 costruito con mano leggera ma decisa

Avremmo sempre bisogno di una immaginaria figura che voli sulla città ad eterna difesa: la troviamo nel drappellone per la carriera del 2 luglio 1907, opera del maestro Carlo Merlini. Siamo all’inizio del novecento e il drappellone inizia lentamente ad avere vita propria anche come opera pittorica. La realizzazione artistica è quanto mai interessante, costruita con mano leggera ma decisa: dietro a questo accenno di scalinata dove è posta la balzana, ecco apparire la immancabile città turrita, resa viva e indimenticabile proprio dalla sua posizione. Il resto è qualcosa di ancora legato ai retaggi, che vengono dal secolo precedente, ma basta questo delicato accenno per fare della realizzazione di Merlini un lavoro compiuto, importante e di ottima fattura. Il resto è affidato all’iconografia classica: gli stemmi, la madonna di Provenzano. Interessante il motivo floreale che fa da cornice al palio, che richiama lo stile imperante dell’epoca, ma sempre con mano leggera e con il rispetto del tema trattato. L’artista panterino, classe 1855, mostra il senso del suo percorso artistico, la scuola di Luigi Mussini e Giorgio Bandini, la capacità di adattarsi ad ogni materiale adoperato, dalla ceramica alla seta. Da vedere nel museo della Giraffa.

Massimo Biliorsi