Raccontiamo ai giovani del 2023 antiche vicende. Come da una mossa piuttosto brutta, nasce una corsa appassionante e ricordata per molti anni: è il 2 luglio 1857 e si parlerà per tutto l’inverno di una mossa ritenuta non valida da molti, meno che dalla Chiocciola che con il fantino Pietrino da Chiusi vince la carriera. Dopo la partenza grandi scontri: quello più esaltante fra Tartuca e Nicchio, con la perdita del nerbo da parte del fantino di Castelvecchio, il tutto in un turbinio di sorpassi e controsorpassi. Vista la partenza così disastrosa, definita dai cronisti del tempo "La file delle oche", alcuni si fermarono quasi subito, altri più avanti. Il Nicchio, tra i favoriti, fece due giri e poi arrestò il cavallo. Più lungimirante di tutti Pietrino nella Chiocciola, che giustamente non aveva sentito nessun scoppio di mortaletto, e allora proseguì fino al terzo bandierino. Il rione di San Marco aveva vinto il Palio senza colpo ferire, nonostante avesse un cavallo ben poco competitivo, ma nulla c’era da dire su questo successo. Mentre i brucaioli non erano molto contenti del comportamento del proprio fantino, che non aveva fatto nemmeno un passo dopo la mossa, trionfo per il capitano chiocciolino Stanislao Bacci, al secondo successo su quattro presenze.
Massimo Biliorsi