PINO DI BLASIO
Cronaca

La cassaforte della Multiutility Ora Alia controlla il gas di Estra

Patto con Coingas, il loro 65% può rappresentare la dote patrimoniale per affrontare la Borsa .

La cassaforte della Multiutility Ora Alia controlla il gas di Estra

di Pino Di Blasio

Un comunicato non troppo stringato ma denso di significati. Una nota che rappresenta un deciso colpo di acceleratore per la nascita della Multiutility della Toscana, la holding a controllo pubblico dei servizi, chiamata a gestire l’acqua, l’energia, i rifiuti e l’ambiente di una bella fetta della regione. Con l’obiettivo di escludere dagli utili e dalla gestione i grandi gruppi privati, come Acea e Iren.

Tutto è stato deciso nell’ultima assemblea dei soci di Estra. Firenze-Prato, rappresentati da Alia che ha al suo interno Consiag, forte di una partecipazione del 39% del capitale di Estra, e Arezzo, raccolta in Coingas, che ha un altro 25%, hanno firmato un patto di sindacato per la gestione della holding del gas e dell’energia. Con il 65% delle quote, e il plausibile silenzio-assenso del 10% in mano a VivaServizi di Ancona, Estra può rappresentare la dote patrimoniale in grado di dare corpo alle ambizioni di quotazione in Borsa della Multiutility Toscana. Passaggio necessario per trovare i soldi per gli investimenti nelle reti idriche, negli impianti per lo smaltimento rifiuti e nelle condotte del gas. Oltre alle risorse necessarie per liquidare i privati con quote di minoranza.

"Nel quadro della costituzione della nuova Multiutility della Toscana, Alia Servizi Ambientali informa di avere stipulato con Coingas un accordo - è il testo del comunicato - che si pone l’obiettivo di garantire una gestione più efficiente di Estra, condividendo, in sintonia con gli altri soci, una ambiziosa strategia di rafforzamento industriale e valorizzando la storia e il forte radicamento territoriale della società. Il patto, reso noto all’ultima assemblea dei soci di Estra, consente ad Alia di esercitare il controllo societario di uno dei primi dieci gruppi industriali per vendita di gas e luce, distribuzione gas e gpl, efficientamento energetico e rinnovabili, connettività in fibra e attività nel ciclo ambientale. L’accordo fra Alia e Coingas rafforza il percorso avviato per superare la frammentazione dei servizi pubblici toscani e consentire un salto su scala industriale - il punto cruciale della strategia - in grado di consolidare le tante realtà dei servizi pubblici locali, di cui l’atto di fusione fra Alia, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, siglato lo scorso gennaio, rappresenta il primo passo significativo".

Trenta righe che riassumono l’essenza del patto di sindacato. Che ha come conseguenza diretta l’esclusione di Siena e di Intesa, l’altro socio fondatore di Estra con il 25% del capitale, dalla gestione diretta e dai prossimi passaggi verso la multiutility. Comune di Siena a parte, tutti gli altri Comuni di Intesa non sono favorevoli alla holding pubblica dei servizi. In assemblea hanno chiesto a Coingas e Alia di rendere pubblico il loro patto, prima di decidere come reagire. Nessuna ipotesi, nemmeno la rottura, può essere esclusa oggi.