L’utopia di Böer chiude il Cantiere d’Arte

Concerto in Piazza Grande. Il maestro dirige l’Orchestra Poliziana e conclude la sua direzione artistica a Montepulciano .

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‘Vivere l’Utopia’, il 45esimo Cantiere Internazionale d’Arte oggi, alle 21,30 in Piazza Grande, cala il sipario con l’imponente concerto dell’Orchestra Poliziana diretta da Roland Böer.Un ricco cartellone dal 23 luglio ha animato Montepulciano e la Valdichiana. "Ho scelto questo titolo perché nei mesi precedenti anche un concerto sinfonico appariva come un sogno. La collaborazione, che legano professionisti e giovani artisti, essenza dell’idea di Henze, fondatore del Cantiere, continua ad essere l’anima vitale del suo progetto. Sono principi che ispirano questo concerto: l’Orchestra Poliziana, sintesi fra esperienza formativa e professionisti, è affiancata dalla pianista Mariangela Vacatello e dal violinista Francesco D’Orazio. Come ‘utopico’ è il programma: Due Estratti da ‘Le Creature di Prometeo’, il ‘Concerto per pianoforte e orchestra n. 3’ e il ‘Concerto per violino’ di Beethoven", dice Böer che, con questa edizione, firma la sua ultima direzione artistica a Montepulciano.

Parliamo di questo Cantiere.

"Un Rinascimento musicale e culturale. Molti musicisti professionisti si sono esibiti per la prima volta dopo il lockdown. E poi il successo degli spettacoli: spesso abbiamo dovuto aggiungere posti in platea, sempre nel rispetto delle condizioni".

‘Caos e Creazione - Scienza Arte Utopie’: secondo il suo stile, un titolo di impatto per un Cantiere che unisce , musica, teatro, danza, arte.

"Rimanda al contrasto tra caos, disordine e creazione, sinonimo della ricerca di un senso nel disordine. L’arte nasce dalla creatività: armonizza, assembla. Il mio riferimento alla mitologia è intrinseco, soprattutto alla storia di Prometeo: portò il fuoco agli uomini e fu punito dagli dei. È l’energia che distrugge ma riscalda: annienta ma anche crea nuove entità".

Questo Cantiere coincide con la sua ultima direzione.

"Ha voluto dire a una grande responsabilità, accolta con piacere e orgoglio. La disponibilità di questo importante spazio di sperimentazione mi ha consentito di sviluppare interessanti progetti. La coerenza con l’idea di Henze di elevare culturalmente Montepulciano mi ha stimolato a realizzare programmi, sinergie fra realtà locali e internazionali, formazione e crescita".

Cosa consegna al Cantiere e cosa riceve?

"Professionalmente, penso, di lasciare una grande eredità di progetti e spettacoli. Ho voluto trovare il momento adatto: avrei ancora molti stimoli ma ritengo giusto lasciare ad altri l’opportunità di vivere la grande esperienza del Cantiere".

Antonella Leoncini