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Kobe Bryant, il ricordo di Natalia in piazza di Casole

Toccante foto su Instagram della figlia del campione il giorno della festa del papà

Bellissima, inaspettata e per molti aspetti commovente, la vetrina planetaria che Natalia Bryant ha regalato a Casole d’Elsa in occasione della Festa del Papà, che negli Usa si celebra la terza domenica di giugno. In memoria del suo celebre padre Kobe, cestista di fama mondiale morto con l’altra figlia Jeanne e altre 7 persone il 26 gennaio in un tragico incidente aereo, la ragazza ha pubblicato su Instagram una foto che la ritrae seduta insieme al babbo su una panchina di piazza Luchetti, di fronte al municipio casolese. Era stata scattata durante una vacanza in Toscana che la famiglia Bryant aveva fatto nel 2013, che il 22 luglio la portò a visitare Casole e a restare colpita dalle due panchine di quella piazza, dalle quali un bambino e una bambina si guardano. Così colpita che fra le tante foto di quell’estate di sette anni fa, Natalia ha scelto questa in cui lei e suo padre assumono la singolare postura del bambino. Padre e figlia sorridenti e felici in un momento di spensieratezza e un ricordo pieno di tenerezza che non è passato inosservato a Casole.

"Natalia Bryant ricorda suo padre Kobe in questa simpatica foto, seduti insieme nella piazza del Comune a Casole – afferma una nota dell’amministrazione – Grazie Natalia, ti mandiamo un grande abbraccio". Nemmeno la presenza di Kobe a passeggio nel centro storico casolese era passata inosservata il 22 luglio 2013. La sua fama e la sua statura lo avevano posto subito al centro dell’attenzione e lui aveva ricambiato con gentilezza e simpatia. Piero Pii era sindaco, quando la stella Nba apparve con la famiglia in via Casolani per una visita alla Notte Bianca. "Per uno come lui sarebbe stato impossibile passare inosservato – ricorda Pii – Lo riconobbi subito anch’io, come tanti altri, e come casolese prima ancora che come amministratore, fui orgoglioso del fatto che una celebrità mondiale fosse stata attratta dalla nostra piccola città. Ricordo un uomo sorridente e gentile con tutti, non mostrò nessun fastidio o insofferenza per essere oggetto dell’attenzione".

Alessandro Vannetti